Giunti nel comune di Traversella, gli spazi non abbondano, ma prendendo la direzione delle 'Miniere', a destra prima del paese, ben segnalata, si trovano alcuni spazi nei quali la sosta è possibile.
Fortunatamente non ci troviamo proprio sotto alle campane che scandiscono le ore dalla 6:00 alle 23:00, e questo è molto importante, in special modo per i riposini diurni.
Da questa posizione strategica è possibile:
1) raggiungere in poco tempo il paese, percorrendo un gradevole sentiero ben segnalato e curato, in parte ombreggiato e quasi pianeggiante;
2) dedicare un po' di tempo alla visita del comprensorio minerario, alla scoperta dei diversi reperti dell'era estrattiva che hanno caratterizzato la vita di questa zona;
3) fare escursioni nella vallata.
Le miniere sono state attive per decenni, e sarebbero ancora produttive, ma per ragioni di costi, si è reso necessario ricorrere a minerali di altra provenienza a costi più bassi.
Grazie alle iniziative del Comune di Traversella e all'impegno di alcuni volontari è possibile accedere ai 5 livelli del geoparco (chiuso da ottobre a maggio), che si inoltrano all'interno della montagna per un totale di 80 km. Il lavoro di scavo ha
impegnato numerose squadre di minatori (in gran parte bergamaschi e sardi, che oggi hanno lasciato la valle): ogni turno lavorava faticosamente per guadagnare un metro di roccia. Sono visibili gli strumenti usati all'epoca delle estrazioni, dai montacarichi ai vagoncini, dalle lampade all'acetilene al centro di controllo.
Per entrare, è opportuno essere adeguatamente vestiti, in quanto la temperatura è di 13° costanti, tutto l'anno: e quando fuori ce ne sono 30° o più, sembrano proprio pochi...
All'esterno, non visitabile per ora, ma è a piano il suo recupero proprio a fini divulgativo-turistici, è intatto il complesso di edifici e macchinari che ricevevano il materiale estratto, lo veicolavano verso il magazzino ne quale veniva triturato, separato per attrazione (trattandosi di minerale ferroso), e poi instradato per il trasporto a valle, dove avvenivano le lavorazioni successive.
Portentoso l'edificio della pressa, che per non trasmettere all'esterno le tremende vibrazioni generate nel triturare il materiale estratto, consta di due strutture in cemento armato, una incapsulata nell'altra, prive di contato reciproco, contenendo così all'interno della più piccola sforzi e temorminerali estratti, campioni dei quali sono visibili ed acquistabili, in orario di apertura, presso la miniera visitabile, comprendevano numerose varietà (pirite, calcite, dolomite ed altri), tra le quali, curiosità, un minerale rivelatosi così raro nel mondo da essere
denominato 'traversellite'.
Interessante sapere come la miniera era in un certo senso autonoma, dal momento che produceva al suo interno tutto quanto serviva al suo funzionamento: tutti i mestieri vi erano presenti, e si lavorava come se fosse un mondo a sé.
Sempre dal nostro punto sosta, seguendo la chiara segnaletica, è possibile effettuare diverse escursioni, alla palestra di roccia, al belvedere, ai rifugi, ecc.
Proseguendo invece la salita della vallata lungo l'unica strada, si raggiunge l'ultimo abitato - dall'esplicativo nome di Fondo - dove troviamo ad accoglierci un ardito ponte romano caratterizzato dall'orgoglioso arco a memoria del la potenza a suo tempo raggiunta dall'Impero, nonché l'abilità ingegneristica dei suoi ideatori, che gli ha consentito di resistere a chissà quante piene (a differenza di altre realizzazioni più moderne ma meno longeve).
Infine, un'indicazione anche per chi ama la buona cucina: il rinomato Ristorante dell'Albergo Miniere, in centro a Traversella, lascerà in voi un piacevolissimo ricordo per la sua cucina tipica piemontese (antipasti, polenta concia, brasati, dolci, solo per citare alcune delle leccornie che vi verranno servite), per il servizio curato e molto cordiale, per il prezzo adeguato.
Per concludere, abbiamo segnalato un itinerario insolito, forse 'minore', ma rilassante, istruttivo, appagante sotto molti aspetti: da quello culturale e quello gastronomico.
Ve lo consigliamo!



