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Parigi mon amour

Tre giorni a Parigi. Piccola guida utile a chi per la prima volta visita la città.

Durata: 27/03/2014 - 01/04/2014 (5 gg.)

Equipaggio: Non specificato

Visualizzazioni: 3437

Pubblicazione: 02/04/2014

Questo diario di viaggio viene compilato per far si che dai miei errori altri viaggiatori non ne compiano.

Partiti il 27 di marzo da un paesino in provincia di Venezia abbiamo deciso di non mettere piede in autostrada perché la troviamo noiosa e dispendiosa (quelle italiane poi non le sopportiamo).

Partiti alle 17.30 da casa ci abbiamo messo quattro ore per raggiungere il Brennero, grazie soprattutto al traffico italiano, quindi abbiamo proseguito in direzione Fussen facendo il "Fernpass" un passo di circa 1200 metri, molto carino, alla fine del quale abbiamo dormito in un'area di sosta molto grande da mezzanotte fino alle 7.00 circa.

Il giorno seguente preoccupati del tempo trascorso e della poca strada fatta (400km su un totale di 1200) abbiamo deciso di usare le autostrade austriache e tedesche. Siamo arrivati così in Francia, poco sopra Strasburgo, alle 13.00 del giorno 28 con ancora più di 500 km da fare. Altra decisione contraria ai nostri principi: usiamo le autostrade francesi! La noia dell'autostrada è stata interrotta, spesso, dal pagamento della tratta, con esborsi mooolto consistenti (devo ancora fare il calcolo). Alla fine però siamo arrivati a Parigi per le 18.00 circa, ma ... sorpresa: per raggiungere il camping Bois de Bologne vicinissimo al centro della città ci abbiamo impiegato più di due ore!!! Traffico incredibile, nonostante le tre, quattro o cinque corsie la "anulare" di Parigi non teme confronti con la nostra di Roma. Solo grazie al navigatore siamo arrivati al campeggio e qui cominciano i nostri consigli.

Il campeggio non è eccezionale, ma nemmeno indecente: è il tipico campeggio di città, poco curato ma comodo al centro. I bagni sono al limite della decenza come aspetto, la pulizia c'è ma è appena sufficiente. Il prezzo è in linea con il costo della vita della capitale francese (anzi, probabilmente è anche più basso). Il WiFi è poco potente, ma c'è, il ristorante è in linea con il camping e con la città, il market interno aiuta nella quotidianità.

 Spostamenti da e per il camping: c'è un piccolo bus del campeggio che per 1.7 euro a persona vi porta alla fermata della Metro Le Maillot da cui poi si va ovunque. Gli orari però non sono per tutti. Secondo me è molto meglio la scelta del pullman di linea n° 244 che passa a meno di dieci minuti dal campeggio, fermata Le moulines-Camping, oltretutto il biglietto di questo servizio è compreso nei biglietti 1,2,3 o 5 giorni Parigi visite. Ecco il nodo della questione. Quando siamo arrivati alla fermata della Metro ci siamo scontrati con l'assenza di una biglietteria "umana". Ci sono solo biglietterie automatiche con menù anche italiano che però funzionano solo con carta di credito, bancomat o soldi di moneta. Nel nostro caso dovevamo fare cinque biglietti tre giorni Parigi visite  dal costo di 120 euro. Difficile mettere 120 euro di monetine e le mie carte non funzionavano: ecco allora avvicinarsi un giovane con un cartellino identificativo con tanto di foto che si offre per aiutare il povero viaggiatore!

Per fortuna che per lavoro conosco questi personaggi e quindi non ha potuto fregarmi, ma chissà quanti ne ha fregati. Il giovane in questione altro non è che uno dei tantissimi Rom che vivono a Parigi e che tentano di fregare il pollo di turno. Come? Ve lo spiego subito: Siete in coda davanti a quest'accidente di macchina automatica, dovete fare un biglietto, ma non sapete bene come fare e anche quando lo sapete la macchina non vuole saperne di fare il suo lavoro (con me ad esempio non emetteva i biglietti perché eccedevano la cifra di 100 euro, ma non era scritto da nessuna parte tale limite!). Arriva l'aiutante con il tesserino. Vi chiede che biglietto volete: voi scegliete il 3 giorni Parigi visite (è il biglietto più venduto) che costa 24.10 a persona. Lui digita, inserisce la sua carta di credito e vi consegna i biglietti. Voi pagate in contanti, andate al varco, inserite il biglietto e farete il primo viaggio. Al secondo inserimento il varco non concederà l'accesso e voi vi accorgerete di non avere un biglietto di tre giorni, ma un biglietto da una corsa e probabilmente a tariffa ridotta per ragazzi cosicché, se va male, verrete anche controllati e multati perché insufficiente per un adulto! C'è poi un'altra tecnica: il giovane vi aiuta nell'inserire i dati del biglietto e vi carpisce il codice bancomat (non a caso con me ha insistito perché io provassi anche con il bancomat l'acquisto dei biglietti).

Un complice poi penserà ad alleggerirvi dello stesso con cui poi fare prelievi allo sportello. Un consiglio: se non riuscite da soli a fare il biglietto, acquistatene uno semplice da 1.70 euro, andate alla prima stazione con personale alla biglietteria e fate il resto. Attenzione comunque in tutti i luoghi di attrazione turistica di Parigi, dalla Metro al Louvre, dalla Tour Eiffel a Montmartre perché la presenza di Rom e non solo loro è veramente notevole. A Montmartre le guide scrivono che la Polizia parigina ha ripulito il quartiere che era molto malfamato: bè, forse qualcosa non ha funzionato alla perfezione perché basta spostarsi di pochi metri dalla scia di turisti per trovarsi in situazioni veramente disagevoli.

Ecco, la mia guida finisce qui, importante per me farvi sapere di questa odiosa forma di truffa alle biglietterie automatiche.

Il ritorno l'ho fatto senza entrare mai nell'autostrade francesi ed è stato molto piacevole, tolte le due ore e mezza per lasciare Parigi avvolta dal traffico peggio di Milano o Roma!