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A Cogne con i cani da slitta

Questo breve resoconto di un weekend tra le nevi di Cogne, lo dedichiamo ai cani da slitta: gli husky ovvero "i nati per correre"

Durata: 06/01/2007 - 07/01/2007 (1 gg.)

Equipaggio: Ragazzi

Visualizzazioni: 558

Pubblicazione: 20/01/2007

A Cogne in camper tra distese innevate e tour con cani da slitta


Il bel tempo stabile previsto per il fine settimana - puntualmente confermato alla prova dei fatti - ci ha indotti a programmare una uscita in montagna.
La scelta è caduta su Cogne, località della Valle d'Aosta che si è sempre rivelata accogliente e ben attrezzata per chi viaggia in camper. Noi l'abbiamo spesso utilizzata in estate, ma anche in inverno si è rivelata funzionale.
Nessun problema, quindi, per sistemarsi negli ampi spazi delimitati, pianeggianti (al massimo serve un cuneo per livellare il veicolo - cosa, naturalmente, pienamente consentita nell'area), sgombri di neve, illuminati, dotati di allaccio elettrico con prese CEE.
Il grande pregio di quest'area è che si trova praticamente nel centro, che può essere raggiunto in tre minuti a piedi tramite una ampia scalinata, oppure anche usufruendo di un nuovissimo e comodo ascensore panoramico.
Inoltre, il presidio del cortesissimo e disponibile gestore dell'area consente di fronteggiare qualsiasi necessità: non solo per il carico e lo scarico, agibili anche in inverno, ma anche per le emergenze di gas, che - come noto - in caso di temperature rigide come quelle che si possono raggiungere a queste quote, si manifestano inaspettatamente. E poter contare su di una bombola di propano puro è molto rassicurante, e in certi casi "decisivo". Provare per credere ...

La cittadina di Cogne conferma il suo charme, con un buon livello di accoglienza al turista ed una variegata offerta di negozi (peccato che il piccolo supermarket sia chiuso di domenica, a differenza degli altri esercizi).

Per gli sportivi, vi sono numerose opportunità sia come sci di fondo (piste battute e tracciate che la collegano sia a Lillaz che a Valnontey, le due frazioni leggermente più in alto) che come discesa (non abbiamo verificato lo stato delle piste, visto che non pratichiamo questo tipo di sport; ma abbiamo notato circolare diversi sciatori in tenuta da discesa).
Diciamo subito che una grande attrattiva la esercita l'immenso prato di Sant'Orso, una distesa immacolata che stimola il desiderio di sprofondare nel soffice manto di neve, tra le cunette che di quando in quando sono attraversate dai tracciati per gli sportivi.


       

E veniamo all'elemento che, per noi, è stato al tempo stesso un'inaspettata novità e un momento di grande divertimento.
Proprio nel prato di Sant'Orso, all'ingresso dell'abitato e a ridosso della strada che porta in paese, in inverno è posizionata la scuola di sleddoging di Luciano Genta. Impossibile non notarla, se non altro per la piccola folla che durante l'orario di apertura staziona stabilmente ad ammirare cosa avviene nel suo ambito.
Frutto di una passione viscerale del suo fondatore per la leggendaria razza Husky, i mitici cani da slitta, la scuola di sleddogging svolge un lodevole e molto apprezzato operato sia a livello divulgativo, che di allevamento e di formazione.
Si tratta di uno straordinario momento di incontro con una realtà insolita, che difficilmente può avvenire in altri contesti alle nostre latitudini, e rappresenta la possibilità di fare la conoscenza con un mondo che tutti abbiamo sognato per qualche attimo di vivere, magari anche solo dopo aver visto un film o un documentario sul tema.
Ad attirare l'attenzione è senza dubbio l'allegria, spontanea e coinvolgente, con la quale i cani manifestano in modo assolutamente genuino e molto vivace il loro forte desiderio di correre.
"Fa parte della loro indole", spiegano con entusiasmo e cortesia il sig. Luciano, musher (addestratore di cani da slitta) di professione, e i suoi giovani collaboratori "se potessero, correrebbero tutto il giorno, fino allo sfinimento, e sempre con gioia".
Osservare i cani è, già di per sé, uno spettacolo ma assistere alla preparazione della muta canina adibita al traino della slitta, tra un tripudio di richiami in lingua "husky", guaiti e scodinzolii di soddisfazione, è un momento speciale per l'alto livello di entusiasmo e frenesia in vista dell'imminente corsa. Una vitalità insospettabile, una gioia contagiosa.
Chi desidera provare l'ebbrezza della guida della slitta trainata da un'allegra e vivace muta, deve partecipare ad una sessione formativa della durata di circa quindici di minuti, durante la quale vengono forniti i fondamentali parametri della guida: equilibrio, curve, freni, comandi di base per poter gestire e comandare adeguatamente "una muta di quadrupedi scatenati". 
Dopodiché si passa alla parte più emozionante: quella dove si cerca di mettere in pratica i consigli appena ricevuti, e al tempo stesso si condividono con i cani le sensazioni di euforia, di libertà e totale immersione in una natura innevata.
Il percorso dura una ventina di minuti, e dà modo di prendere confidenza con "il motore", il gruppo di cani assegnatoci, dall'incontenibile desiderio di tirare la slitta, trainarla senza tregua e correre, correre, correre. Di quando in quando una breve pausa per rifiatare, e poi via, seguendo la slitta dell'istruttore, tra curve e saliscendi, nel silenzio del panorama alpino. Un'esperienza unica, che consigliamo di provare!
Poi, rientrati alla base, ancora domande per gli istruttori, perché la curiosità cresce con il rispetto e l'apprezzamento per il loro impegno: cosa mangiano? E d'estate cosa fanno? E fino a che età sono così vivaci? ecc., ecc.
Nel gruppo non poteva mancare una mascotte, Nerina, che essendo troppo giovane per poter già far parte della muta da traino, scalpita e ulula fino a quando ottiene di poter fare una corsa anche lei. Finalmente liberata dalle corde, si affianca ad una slitta e la segue in tutto il percorso, zigzagando a destra e sinistra, trillando e mugolando di gioia a fianco degli altri cani. E quando ritorna alla base, corre dagli istruttori al pubblico a prendersi le meritate coccole, principalmente dai bambini.
Ventisette protagonisti, tutti Husky anche se con manti di colore diverso, allevati, accuditi, amati e addestrati con tanto impegno e dedizione da Luciano, Luca e agli altri membri del team.

Grazie a Balto, Okofee, Demon, Rinti, Nerina e a tutti gli altri magnifici cani husky che ci hanno trasmesso lo spirito del lavoro in gruppo, l'entusiasmo di aiutarsi vicendevolmente, l'euforia di divertirsi insieme sempre pronti a ricominciare. 

Wow! Boys, NATI PER CORRERE, ogni tanto riposatevi anche voi!