10 giorni a zonzo per la Danimarca...
Pubblicato da cristina margheri
il 28/04/11
Periodo viaggio 01/08/10 il 14/08/10
Danimarca
Dal 1° al 14 agosto 2010
Camper: Ezechiele 25-17
Autista e cuoco: Ivan
Navigatore Nullafacente: Cristina
1 agosto 2010:
Il percorso che seguiamo per arrivare in Danimarca è quello consigliato da Viamichelin, scegliendo come prima tappa danese Mogeltonder, partendo da Reggio Emilia. Passiamo quindi dalla Svizzera, attraverso il Passo San Bernardino, per percorrere successivamente un breve tratto, neanche 30 km, in territorio austriaco; dall’Austria passiamo in Germania che attraverseremo completamente, per arrivare in terra danese dopo un viaggio di quasi 1500 km.
Sia in Svizzera che in Austria è necessario munirsi di un contrassegno (“vignette”) da apporre sul vetro dell’auto: in Svizzera la spesa è di circa 30 euro per un contrassegno annuale, mentre in Austria esiste un contrassegno valido 10 giorni al costo di 7,90 €. In Germania, invece l’autostrada è completamente gratuita.
Il nostro primo giorno è dedicato completamente alla “traversata” Svizzera-Austria-Germania: siamo partiti da Reggio Emilia alle 12, non abbiamo fatto tappe turistiche fra l’italia e la Danimarca, ma solo una sosta per dormire in una stazione di servizio a circa 20 km da Rotheburg ober der Tauber.
2 agosto 2010:
tappe: Mogeltonder
Dopo aver speso anche buona parte del secondo giorno per il viaggio di arrivo, giungiamo a Mogeltonder intorno alle 19 di lunedì 2 agosto; ci fermiamo nel parcheggio gratuito del Castello, dove ceniamo e pernottiamo. Facciamo solo una breve passeggiata nella via più caratteristica del paese, con le tipiche case con tetti di paglia, prima di andare a dormire. Una favola!
3 agosto 2010
tappe: Mogeltonder, Fano, Romo, Ribe
Mogeltonder: Dedichiamo il giorno successivo ad una nuova passeggiata nella via centrale del paese. Andiamo anche a visitare la Chiesa, con i caratteristici affreschi chiari e luminosi, e la nave che pende dal soffitto e che domina lo spazio dell’edificio. La Chiesa ci colpisce molto, e ancora non sappiamo che ne troveremo molte simili, così particolari, così diverse dagli stili che siamo abituati a vedere in Italia.
Romo: da Mogeltonder ci spostiamo verso Romo, penisola a cui si accede attraversando una stretta lingua di terra: il viaggio è sicuramente piacevole… all’arrivo parcheggiamo il camper e facciamo una passeggiata lungo il mare, molto rilassante, ma non c’è niente che ci entusiasmi particolarmente quindi torniamo indietro e decidiamo di andare a visitare l’isola di Fano, a cui si arriva dopo un breve tratto in traghetto, partendo da Ejesberg
Fano: arriviamo a Fano e visitiamo il paese di Nordby, molto caratteristico, con tante case in legno e tetti in paglia. Per mangiare consigliamo la creperia del Paese: cibo buono e titolari molto simpatici!. Torniamo indietro per spostarci verso Ribe, dove arriviamo in tarda serata.
Ribe: Abbiamo seguito la visita guidata a seguito della guardia notturna, figura tradizionale che un tempo controllava la città, e che è stata ripristinata a beneficio dei turisti già dagli anni ’30 del secolo scorso. Il giro inizia davanti alla caratteristica osteria Weis Stue, dove abbiamo cenato (ottimo!). Ribe è una deliziosa cittadina medievale con case in legno e vie dove sembra di essere catapultati in un lontano passato: si tratta infatti della città più antica della Danimarca.
Abbiamo pernottato in un parcheggio vicino al centro città in Plads Tondervej, insieme a numerosissimi altri camper. Notte molto tranquilla. Il giorno dopo il pessimo tempo ci convince a ripartire subito. Decidiamo di fare una “traversata” fino alla punta estrema della Danimarca.
4 agosto 2010
tappe: Grenen, Skagen
Grenen: è un tempo minaccioso quello che ci accoglie a Grenen, ma questo rende il posto forse ancora più affascinante. Grenen è la penisola estrema della Danimarca, una lingua di terra e sabbia che si allunga proprio nel punto in cui i due mari, Skagerrak e Kattegat (Mar Baltico e Mare del Nord) si incontrano… le onde dell’uno e dell’altro mare letteralmente si scontrano, generando uno spettacolo unico, assolutamente da non perdere. Ci fermiamo per un po’, poi decidiamo di andare a visitare la vicina cittadina di Skagen.
Skagen: è un paese carino, con la sua tipica atmosfera “nordica” che però non ci ha offerto nessuno “spunto” particolare. Numerosi i ristoranti (anche italiani) e interessante la fabbrica di caramelle, visitabile. Torniamo quindi a Grenen, dove andiamo ad aspettare il tramonto sulla spiaggia. Pernottiamo, assieme a molti altri camper, nel parcheggio di Grenen, da dove parte il “trattore” che trasporta i visitatori fino alla punta dove si incontrano i due mari (suggeriamo di fare una bella passeggiata a piedi dal faro, molto più suggestivo e affascinante).
5 agosto 2010:
tappe: Rabjerg Mjle; spiaggia nei dintorni di Saeby
Rabjerg Mjle: partiamo da Grenen alla volta di Rabjerg Mjle, dove si può assistere ad uno spettacolo unico, dune di sabbia mobili di 40 m. che il vento sposta di 15 m. all’anno. E’ incredibile, sembra di essere catapultati improvvisamente da un tipico paesaggio nordico al deserto.
Lo spettacolo lascia senza fiato e ce ne stiamo spaparazzati sulla sabbia a goderci il sole e il vento. Qui mangiamo e poi ripartiamo con l’intenzione di andare un po’ al mare, visto che finalmente abbiamo una giornata di sole!
Girovagando sulla strada che costeggia il mare vediamo indicazioni per varie spiagge, alla fine ci fermiamo in una spiaggia nei dintorni di Seaby, con un piccolo parcheggio di fianco dove ci fermiamo.
Spiaggia nei dintorni di Seaby: Facciamo una passeggiata lungo la spiaggia veramente piacevole, ci sono poche persone e il panorama è veramente rilassante… la pioggia però ci sorprende improvvisamente a metà pomeriggio. Non siamo ancora abituati a questi stravolgimenti improvvisi che caratterizzeranno tutte le nostre vacanze…Visto che il nostro piano di passare la giornata sulla spiaggia è compromesso, decidiamo di partire alla volta di Odense, la nostra prossima tappa. Purtroppo quando arriviamo ad Odense ci rendiamo conto che fermarsi è un’impresa impossibile: il centro delle città è invaso da giovani per un concerto rock. Quindi proseguiamo senza fermarci e sostiamo nell’area di servizio di Norgedy, subito prima dell’inizio del ponte che collega l’isola di Fyn con la Sjaeland, l’isola dove è situata Copenhagen.
6 agosto 2010:
tappe: Trelleborg, Soro, Koge, Roskilde
La mattina ripartiamo presto, attraversiamo il famoso ponte (con pagamento del pedaggio) lungo 14 km che ci porta nello Sjaeland. La giornata è soleggiata e il panorama del mare e della costa di fronte a noi sono unici…
Trelleborg: Appena sbarcati nello Sjaeland ci dirigiamo verso Trelleborg, dove è possibile visitare i resti di una fortezza vichinga e dove si può visitare un museo con interessantissime ricostruzioni di alcune case vichinghe. Veramente interessante. Ripartiamo dopo un paio d’ore di visita alla volta di Soro.
Soro: ci fermiamo a Soro per visitare la cittadina, nonché l’edificio dell’Accademia militare che rende la rende particolarmente famosa. Il nostro giro della città è divertente perché ci imbattiamo nei preparativi di una festa che coinvolge tutta la via principale della città: si preparano fiumi di birra e musica… ci fermiamo allo stand di quella che in Italia sarebbe la croce rossa, che ha escogitato un simpatico sistema per raccogliere fondi: per 10 corone hai la possibilità di tirare un pezzo di legno ad alcuni piatti esposti in fondo allo stand, tentando di romperli. Ivan purtroppo non ha una buona mira e ne rompe solo 2 su 4!
Facciamo una passeggiata davanti all’accademia e al lago che gli si para di fronte per poi ripartire, in direzione di Koge.
Koge: Koge è una cittadina con un delizioso centro storico, con case e scorci intereressanti: ci fermiamo solo per un breve giro con l’intenzione di andare a visitare il castello di Vallo, che sinceramente per me è una gran delusione. Non si può visitare – è, adesso, un’abitazione privata - , è accessibile solo il parco (questo, veramente notevole…) e intorno ci sono solo alcune case, molto particolari, ma niente di particolarmente entusiasmante.. il tutto ha un’atmosfera un po’ decadente che preferisco abbandonare velocemente. Decidiamo di raggiungere la nostra tappa successiva, Roskilde, per pernottare.
Roskilde: Ci fermiamo per la cena e il pernottamento al parcheggio del museo, dove ci sono anche altri camper, e passiamo la serata passeggiando intorno al porto, dove ci fermiamo a guardare le barche e le case intorno, molte delle quali in legno con giardinetti deliziosi.
7 agosto 2010
tappe: Roskilde, Helsingor
Roskilde: La mattina ci svegliamo e andiamo a visitare il museo vichingo, che sicuramente, per chi è interessato alla storia della Danimarca, vale una visita. E’ un museo dove sono esposti i resti di alcune navi vichinghe che impressionano per la solidità e per la lunghezza; oltre a questo, ci sono, all’aperto, alcune esposizioni nelle quali vengono mostrati i metodi con cui i vichinghi costruivano le navi, conciavano le pelli ecc….
Partecipiamo anche ad una breve “escursione” marina in barca a vela (ovviamente la ricostruzione di una nave vichinga…) che comprende anche l’uscita dal porto a remi… naturalmente siamo noi che dobbiamo remare… ed è un miracolo se riusciamo a prendere il largo!!
Dopo la gita al museo decidiamo di visitare il centro cittadino, molto suggestivo perché si tratta anche in questo caso di un centro storico ben conservato. Ci fermiamo a mangiare in un ristorantino nella piazza centrale dove decidiamo di assaggiare quelle che sono le specialità tipiche danesi, gli Smorrebrod, fette di pane nero accompagnate da una enorme varietà di cibi. Prendiamo un “tris”, ma restiamo con la fame e con il portafogli mooolto più leggero… Dopo questa esperienza “spennaturisti” lasciamo la città e ci dirigiamo verso Helsingor, per rivivere la tragedia del Principe Amleto…
Helsingor: arriviamo a Helsingor e parcheggiamo al porto, dove ci sono altri camper, e da dove si gode la vista del mare, della vicina Svezia (solo 5 km di mare la dividono dalla Danimarca) e del castello di Helsingor, che si protende nel mare: un castello cupo e tetro,
ma con un fascino particolare, non si fa fatica a capire perché Shakespeare abbia ambientato l’Amleto proprio qui.. E’ ormai quasi sera, decidiamo di cenare e poi di dedicarci ad una passeggiata intorno al porto. Assistiamo con un po’ di brivido al bagno serale di alcuni bambini e di alcune signore – saranno state le 20! - io ero con la giacca addosso e avevo freddo per loro… - Poi andiamo a curiosare intorno alle barche ormeggiate tutte intorno al porto, mentre il sole scende.
8 agosto 2010:
tappa: Helsingor, Copenhagen
Helsingor: La mattina ci svegliamo con un tempo veramente da lupi. Andiamo a visitare il castello. La visita è interessante … ma non imperdibile… dopo di che, vista la pioggia che scende copiosa, pensiamo che sia meglio impiegare il tempo nel viaggio verso la nostra prossima tappa, Copenhagen
Copenhagen: A Copenhagen ci fermiamo nell’area di sosta camper vicino al centro commerciale Fisketorvet, dotato di tutti i servizi per camper… ma piuttosto squallido, sembra un campo nomadi perché si tratta di uno spazio ritagliato da un parcheggio con fondo stradale un po’ sconnesso e docce in prefabbricati. Spendiamo un bel po’ per questo servizio, ma la comodità sta nel fatto che è piuttosto vicino al centro, raggiungibile sia con il traghetto che col tram. Visto che non accenna a smettere di piovere decidiamo di andare almeno a farci un giro al centro commerciale: negozi chiusi, ma zona cinema e ristoranti aperti… almeno vediamo un po’ di danesi nella loro vita quotidiana!
9 agosto 2010:
tappe: Copenhagen
Il giorno dopo il tempo è più clemente, e quindi possiamo dedicarci senza problemi alla visita della città. Copenhagen è stupenda: qualsiasi guida può elencare e descrivere molto meglio di me i quartieri, i palazzi e le opere d’arte che la caratterizzano. Mi limito quindi a segnalare gli appetitossissimi ristorantini su Nyhavn, consigliatissimi per mangiare, sia per l’ambiente affascinante, sia per il cibo… naturalmente bisogna amare questa cucina molto diversa dalla nostra: ci siamo deliziati con un buffet, tutto a base di aringhe, con salse da aggiungere a piacimento. Una vera goduria.
10 agosto 2010:
Copenhagen:
La mattina successiva è dedicata alla visita del Museo Nazionale Danese: con ingresso gratuito, ci si immerge nella storia della Danimarca, dalla preistoria fino ai giorni nostri. E’ un museo molto interessante, ben strutturato e organizzato in modo da catturare l’attenzione. Tornati al camper, pranziamo e poi partiamo per una delle ultime tappe nel nostro viaggio, l’Isola di Mon.
Isola di Nyord: Scendiamo godendoci il viaggio lungo le strade danesi, sempre immerse nella natura, arriviamo all’Isola di Mon e da qui decidiamo di spostarci, prima di tutto nella piccola Isola di Nyord. E’ una bella giornata e il panorama è fantastico. La piccola isola, collegata con un ponte all’Isola di Mon, è veramente incantevole. L’occhio si perde fra il mare e il verde della campagna, le fattorie disseminate qua e là: il villaggio di Nyord, situato all’estremità dell’isola, sul mare, è davvero caratteristico, poche strade, poche case, un unico ristorante e una chiesa compongono il villaggio. Alcuni abitanti mettono in vendita piccoli oggetti direttamente su espositore fuori da casa, con una cassettina nella quale gli acquirenti possono depositare il denaro. La stessa formula di vendita la troviamo davanti ad alcune aziende agricole con gli ortaggi e la frutta: non c’è nessuno a controllare. Pensiamo a cosa succederebbe con questo sistema, da noi…. Torniamo verso l’Isola di Mon e ci fermiamo a pernottare in un parcheggio di fronte al mare, dove troviamo già altri due camper.
11 agosto
tappe: Isola di Mon (Stege e zona circostante)
Il giorno successivo lo dedichiamo a girellare tranquillamente nell’Isola di Mon, che non può mancare fra i luoghi da visitare per chi apprezza le bellezze naturali; non mancano certo gli insediamenti umani, ma sono solo piccoli villaggi o paesi molto caratteristici, come Stege. Ci rechiamo innanzitutto a Mons Klint
Mons Klint: si tratta di bianche scogliere di gesso, che in alcuni punti superano i cento metri di altezza, che costituiscono oggi un parco naturale. E’ consigliabile non arrivare oltre le 12, perché quando ce ne siamo andati noi, verso le 12,30 parcheggiare, per chi si avventurava fin lì, poteva diventare un serio problema. Ci dirigiamo a Stege, la cittadina più grande dell’Isola di Mon, molto caratteristica e veramente affascinante.
Stege: Stege è molto piccola ma è veramente caratteristica e vale di sicuro una visita. Abbiamo deciso di fermarci per pranzo affidandoci, per la scelta, ad un ristorante indicato dal Lonely Planet, ma rimaniamo piuttosto delusi (è un ristorante nel retro di una macelleria: il cibo sicuramente non è malvagio, ma facciamo molta fatica a capire come funziona il servizio, e a farci capire). Girellando per il paese ci imbattiamo però in un microbirrificio che resterà uno dei ricordi “culinari” più belli di tutta la nostra vacanza: Bryghuset Mon.
Entriamo e assaggiamo qualche birra e subito rimaniamo conquistati!
Visto che fa anche ristorante, decidiamo di tornarci a pranzo il giorno dopo, prima di iniziare la “traversata” di ritorno.
Nel pomeriggio ci dedichiamo a visitare in lungo e in largo l’isola, che ci appare sempre più suggestiva.
Chiese dell’isola di Mon Per cominciare, ci dedichiamo alla visita di alcune piccole chiese: la Chiesa di Elmelhoy e quella di Fanefyord, molto particolari, entrambe decorate con affreschi ancora ben conservati, che rappresentano in modo quasi fumettistico la storia della Bibbia. Valgono sicuramente una visita.
Tumuli dell’isola di Mon: Oltre alle chiese, ci dedichiamo alla visita di alcuni tumuli: in Danimarca ce ne sono moltissimi, fra cui alcuni visitabili. La cosa bella è che si visitano gratuitamente, e non è stata creata, attorno a essi, alcuna “struttura” o attività di carattere turistico. Ad esempio c’è Kongs Asgersvej, la più grande tomba a tumulo danese, situata proprio al bordo di una strada di campagna … c’è un piccolissimo parcheggio, probabilmente molto recente visto che il Lonely Planet segnala l’assenza totale di possibilità di fermarsi. Poi c’è Klekkende Hoj, altra tomba a tumulo, a doppia entrata, la cui visita è un po’ meno agevole rispetto a Kongs Asgersvej perché con ingressi molto più stretti.
Abbiamo pernottato di nuovo nel parcheggio vicino alla spiaggia utilizzato la notte prima, a due passi da un campeggio, fra Stege e l’Isola di Nyord, in tutta tranquillità.
11 agosto 2010:
E siamo arrivati all’ultimo giorno di vacanza. Un altro piccola passeggiata a Stege, abbiamo comprato alcune cartoline, e poi ci siamo fermati a mangiare al Bryghuset Mon: magnifico! Carne, salse, patate, verdure tutto magnifico. E una birra indimenticabile, tanto che ci siamo comprati una serie di bottiglie per noi e da portare ai nostri amici italiani. Verso le 14, visto anche il tempo inclemente, abbiamo deciso di rimetterci in cammino verso l’Italia. Arriviamo a Rodby, dove ci imbarchiamo e, in pochissimo tempo, siamo a Puttgarden, in Germania.. Da lì, inizia il nostro ritorno verso casa, che si concluderà, dopo un breve soggiorno da alcuni amici a Trento, il 14 di agosto.
In questa vacanza danese ci siamo immersi in un mix di atmosfere, ambienti, arte, storia, persone e caratteri decisamente particolari e affascinanti. E’ piacevole anche la vista delle numerossissime pale eoliche che attraversano sia la campagna danese, sia il mare, che non fanno assolutamente a pugni col paesaggio, anzi, lo caratterizzano molto.
Anche l’incontro con i danesi è stata una bella esperienza: sono un popolo molto cordiale, aperto e socievole. Sono persone molto alla mano, poco formali e assolutamente rispettosi delle regole (esemplare il comportamento delle auto in strada).
E, oltretutto, è un verso paradiso per il camperista.
Si può dormire un po’ dove si vuole, salvo i casi in cui vi siano divieti specifici di pernottamento per i camper, che però abbiamo trovato in rarissimi casi (fra cui, molto prevedibilmente, Copenhagen).
Abbiamo dormito nei parcheggi, ai bordi delle spiagge, e nessuno ci ha mai disturbato. Nelle stazioni di servizio delle autostrade (completamente gratuite), ci sono tutti i servizi per i camper, sia per scaricare sia per fare acqua (una curiosità: nelle stazioni di servizio, spesso, quello che si paga per usufruire dei servizi igienici è in realtà un buono spendibile al bar).
Per chi ama i paesi del Nord, è un’esperienza assolutamente da fare.