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Ungheria, Slovacchia E Dintorni

Piccola sosta in Croazia per vedere Plitvice, poi Slovacchia e Ungheria con capatina in Polonia (Auschwitz) e sosta finale alle terme di Ptuj in Slovenia.

Pubblicato da lucyfantasy il 02/07/17

Slovacchia: Spissky Hrad, Cerveny Klastor, Banska Stiavnica, Oravsky Podzamok, Liptovsky Mikulas, Betliar - Ungheria: Zalakaros, Budapest, Veresegyhaz, Szilvasvarad, Miscolctapolca, Aggtelek - Croazia: Plitvice - Slovenia: Ptuj - Polonia: Auschwitz
Periodo viaggio 07/08/16 il 25/08/16

Diario di Bordo – Est Europa
Dal 7 al 25 Agosto 2016 – 19 Giorni
 
Quest’anno le ferie sono cominciate senza il solito entusiasmo degli altri anni, Primo perché abbiamo meno giorni e questo mi fa arrabbiare visto che sono le nostre uniche ferie “lunghe”, secondo perché gli ultimi eventi (vedi attentati vari susseguitisi nel mese di luglio) ci hanno tolto un po’ di buonumore e ci hanno fatto cambiare itinerario. Volevamo andare in Francia, con tappa finale a Disneyland ma visto che i luoghi affollati sono a rischio attentati, abbiamo deciso di optare per un itinerario in zone più tranquille, dove potersi rilassare senza lo stress di guardarsi troppo intorno. Così eccoci qua, nel giro di un paio di settimane, organizzato tutto un giro in zone di cui conoscevamo poco o niente. Unica certezza “Auschwitz” dove siamo stati 12 anni fa, prima della nascita di Francesco che invece quest’anno vuol visitare a tutti i costi visto che a scuola hanno parlato dell’olocausto e lui si è molto appassionato all’argomento. Chiediamo quindi aiuto agli amici di Col e, grazie ad alcuni diari letti e ai consigli della gentilissima Jana, in poco ci ritroviamo con più tappe del tempo disponibile. Ritroviamo l’entusiasmo per queste vacanze e aspettiamo con ansia il momento di partire.
Equipaggio:
Enrico – Instancabilissimamente instancabile pilota.
Lucia – Pianificatrice del viaggio e redattrice del diario.
Milena 17 anni – Sarà l’ultimo viaggio con noi?
Francesco 10 anni – Appassionato di storia, animali e acqua!
Sunny – cagnolotto entusiasta di razza mista, taglia media e quasi 8 anni.
 
Giorno 1
Domenica 7 Agosto Casa –  Ogulin (Croazia) – Km giornata 602 – Km totali 602
Di solito partiamo il venerdì sera ma quest’anno Francesco ha avuto il campo scout la prima settimana di agosto con finale di domenica pomeriggio. Sopportiamo perché essere negli scout è per lui un’esperienza bellissima, quindi, dopo aver preparato e ripreparato tutto, domenica verso le 15 siamo finalmente sul camper!
Per fortuna il traffico non è esagerato e troviamo solo qualche rallentamento e un incidente dopo Venezia che però ci tiene fermi solo una mezzora.  Alle 21.10 entriamo in Slovenia senza nessun controllo e alle 21.50 invece ci troviamo bloccati alla dogana con la Croazia. Controllano tutti i documenti e dopo quasi un’ora riusciamo a passare ed entrare in Croazia.
Facciamo ancora qualche km ma iniziamo ad essere stanchi e vediamo dal navigatore che l’ultimo tratto è tutto fuori dall’autostrada e molto lento,. Ci fermiamo ad un autogrill (Ogulin) lungo l’autostrada, dove sono fermi altri camper e decidiamo di passare qua la notte.
 
Giorno 2
Lunedì 8 Agosto Ogulin – Plitvice  (Croazia) – Zalakaros (Ungheria) – Km giornata 358 – Km totali 960
Notte bella fresca ma tanto rumorosa… ma questo l’avevamo preventivato! Ci svegliamo verso le 7,00 e mentre i ragazzi dormono ancora, ci spostiamo verso Plitvice. La strada è stretta e tortuosa e tutta in mezzo al bosco, menomale che abbiamo deciso di non farla ieri notte. Poco prima del parco troviamo un panificio lungo la strada. Compriamo alcuni panini farciti e dolcetti locali per il pranzo e dopo pochi minuti arriviamo all’ingresso del parco. La prima cosa che notiamo è la coda di gente… Pazienza, ormai ci siamo. Entriamo nel parcheggio (10 €i camper per tutto il giorno, non si può sostare la notte), svegliamo i ragazzi e facciamo colazione. Mentre rimettiamo a posto e prepariamo lo zainetto, mandiamo i ragazzi e il cane a fare la fila.  Prepariamo tutto e dopo una ventina di minuto arriviamo. Purtroppo siamo ancora ben lontani dall’ingresso. Riusciamo ad entrare dopo ben due ore di un’interminabile coda. L’ingresso è pure piuttosto costoso (ma questo lo sapevamo… 69€ due adulti e due bambini) ma quello che ormai ci ha tolto tutta la poesia è la folla. Non solo abbiamo fatto due ore di coda ma l’interno del parco è anche peggio. Le passerelle sono super affollate, si cammina in coda per tutto il tragitto e la natura che ci circonda è impossibile da apprezzare come meriterebbe. Verso metà percorso, prendiamo un sentiero in alto e per un po’ ci godiamo un po’ di silenzio anche se si vede ben poco di tutte le meraviglie che ci sono in basso. Arriviamo all’imbarco del battello che attraversa il fiume giusto in tempo per vedere una coda di oltre 2 ore e tornare indietro a gambe levate. Peccato davvero, deve essere un luogo stupendo se fatto in un altro momento. Torniamo al camper un po’ delusi, anche se davvero il posto è bellissimo e i colori incredibili. C’è anche una piccola grotta dove si può entrare “a proprio rischio e pericolo”, usando solo le torce del cellulare perché tutta al buio. A Francy è piaciuta moltissimo!
Ripartiamo verso le 15,20 stanchi di tutta quella folla e viaggiamo qualche ora fino al confine con l’Ungheria. La dogana è tranquilla, non ci sono code e ci controllano solo i documenti velocemente. Ci troviamo in autostrada e non abbiamo la vignetta. Usciamo quindi alla prima uscita ma il primo distributore non le ha. Ripartiamo e ad un ristorante segnalata riusciamo ad acquistarla. Prendiamo quella per un mese perché ripasseremo di qua anche al ritorno. Ripartiamo e per l’ora di cena siamo a Zalakaros dove domani ci godremo una giornata di relax in un parco acquatico termale. C’è un parcheggio libero dove si può parcheggiare gratuitamente proprio prima del campeggio ma preferiamo entrare visto che i prezzi sono ragionevoli (26€ compreso il cane) e che abbiamo assolutamente bisogno di una bella dormita dopo la notte rumorosa appena trascorsa.
Al camping “Balanton tourist Camping Termal” c’è un signore gentile ma che non parla nessuna lingua tranne la sua (forse un po’ di tedesco) e che a quanto pare non vuol capire niente neanche cercando di mimarla… forse il forte odore di alcool che emana, è in parte responsabile. Riusciamo però a capire la tariffa e che domani alle 8 apre la reception e che ci diranno tutto loro. Riusciamo anche a farci dare utente e password per il wifii che però è gratuito solo per un utente a piazzola.  Parcheggiamo il camper, ceniamo e dopo cena facciamo un giro nel paese dove tutti i locali stanno già chiudendo nonostante siano da poco passate le 9. Preleviamo con il bancomat le monete del posto (cambio 1€ - 310 fl)
Troviamo dei giardini stupendi proprio all’ingresso del parco e i ragazzi non vorrebbero più venir via. Li trasciniamo al camper e tutti a nanna con un bel libro.
 
Giorno 3
Martedì 9 Agosto   Zalakaros  - Budapest (Ungheria) – Km giornata  215 – Km totali 1.175
Notte meravigliosa. Fresco e silenzio totale. Ci svegliamo con calma, andiamo alla reception dove paghiamo e dove con la signora (anche lei non parla praticamente per niente l’inglese) riusciamo a capire che possiamo lasciare il camper dentro tutto il giorno pagando solo una notte (in effetti è quasi vuoto). Cerca anche di venderci i bracciali per l’ingresso al parco ma avevo visto su internet che c’è il biglietto famiglia e lei quello non ce l’ha. Avremmo speso di più, per fortuna siamo arrivati preparati. I suoi biglietti non hanno nessuno sconto, meglio farli direttamente alla cassa per chiedere anche eventuali offerte. Andiamo a piedi all’ingresso del parco (è proprio lì vicinissimo) e facciamo i biglietti famiglia per tutto il parco (si può anche pagare solo una parte ma ovviamente è esclusa la parte che piace di più ai ragazzi), Spendiamo 36€ per tutti e 4. Il cane invece oggi rimane al fresco in camper, Prima di entrare passiamo al market proprio di fianco al campeggio dove per “ben” 4€ compriamo panini e focacce per il pranzo. Appena arrivati attimo di panico quando i ragazzi si accorgono che gli scivoli sono vietati ai minori di 12 anni. Ma sono scivoli normalissimi, a parte un paio più paurosi che Francy non avrebbe comunque fatto, e quindi gli dico di dire che ha 12 anni, anche perché basta dare un’occhiata a tutti i ragazzini che scorrazzano su e giù per rendersi conto che nessuno rispetto quell’assurdo limite. Il parco è immenso, Mettiamo gli asciugamani vicino ad un alberello su un prato verdissimo vicino agli scivoli esterni. Dopo che i ragazzi hanno collaudato tutti gli scivoli (ad esclusione di un paio che faremo poi solo io e la Mile e dei due kamikatze che non faremo…) partiamo per esplorare il parco. Tutto il complesso è immenso. Ci sono tantissime piscine sia all’aperto che al chiuso. L’acqua è caldissima e ci sono divertimenti per tutti i gusti e per tutte le età. Nel giro della giornata ne proviamo una buona parte anche se tutte non riusciamo proprio a scoprirle, è un labirinto infinito. Passando accanto ad un chiosco vediamo una specie di frittellona con spalmato sopra del formaggio bianco e ricoperta con abbondante formaggio molle a filini. La proviamo. Buonissima. (Langos) Prendiamo anche delle granite e un paio di mojito aromatizzati che fanno anche senza alcool.
Verso le 17.30 riusciamo a convincere i ragazzi ad uscire. Ci godiamo gli spogliatoi (che non è stato semplice trovare…) puliti e con docce caldissime e prima delle 18 siamo dal nostro Sunny che ci saluta felice. Lo facciamo un po’ scorrazzare mentre Enry fa lo scarico e ripartiamo. Sosta in un parcheggio lungo l’autostrada per un pastasciutta veloce in camper e poi ripartiamo per arrivare a Budapest. Arriviamo al camping dentro la città, l’”Haller” ma purtroppo è completo e ci dicono di andare al “Romai” dove c’è posto. Reimpostiamo il navigatore e dopo aver percorso una bellissima strada lungo il danubio con vista su Budapest illuminata (sosta per scattare foto al parlamento… bellissimo!!) arriviamo al Camping Romai. Il campeggio sembra uscito da un film horror. Tutto abbandonato e in decadenza. La guardia notturna, come l’altra, sa solo dire “rezepzion” e fa il segno delle 8. Non riusciamo ad avere neanche la password per il wifii (se ci capitate è “camping 2011”… datata anche la password!), Troviamo un angolino tranquillo e dormiamo benissimo in un silenzio totale e con un fresco stupendo.
 
Giorno 4
Mercoledì 10 Agost  Budapest (Ungheria) – Km giornata  0 – Km totali 1.175
Alle 8.30 andiamo alla reception. Pagamento solo in contanti. Paghiamo due notti e usciamo. In fondo alla strada (accanto al campeggio c’è un parco acquatico e un parco avventura) c’è la fermata del treno con macchinetta per i biglietti. Facciamo un giornaliero 24 ore per uno ( circa 6 € a testa) e scendiamo al capolinea che è proprio di fronte al parlamento, sulla riva opposta. Stamani abbiamo il cane quindi approfittiamo per fare un giro sul ponte delle catene e al castello a piedi. Saliamo con i sentierini panoramici e in quattro passi arriviamo in cima. Gironzoliamo nei vari piazzali ammirando il panorama. Oggi il meteo ha messo pioggia. Infatti è nuvolo e piuttosto freddo, e ogni tanto scende qualche goccia d’acqua. Ci fermiamo a fare uno spuntino e decidiamo di riportare Sunny in campeggio in modo da essere più liberi nel pomeriggio. Mentre stiamo per salire sul treno scopriamo che anche i cani devono avere un biglietto!!!! Ci fanno pagare una corsa singola (stamani ha viaggiato da clandestino…) e partiamo. Lo lasciamo in camper e torniamo in centro. Questa volta scendiamo alla fermata vicino al mercato coperto ed entriamo a visitarlo. Bellissimo anche se veramente sovraffollato. Non resistiamo ai Langos che fanno qua. Sono super farciti, con tutto quello che vuoi sopra. C’è un po’ di coda ma sono veloci. Ci sediamo sulle scale e ce li mangiamo tutti fino all’ultimo boccone. Buonissimi! Dopo usciamo e attraversiamo le varie vie pedonali dirigendoci verso il parlamento. Intanto si è alzato un vento pazzesco è fa davvero freddo nonostante le felpe e i k-way. Entriamo nel visitor center dove ci spiegano che le vendite dei biglietti per oggi sono chiuse e quelle per domani si possono fare solo on line stasera o domani mattina in coda. Optiamo per farli on line, ci dicono che ce li stampano loro. Approfittiamo del wifii gratuito del parlamento e li facciamo. Ce li facciamo subito stampare e un signore gentile che studia l’italiano e che lo parla abbastanza bene, ci spiega come fare e ci consiglia di visitare le mostre gratuite alle quali si accede dalla piazza davanti al parlamento. Lo ringraziamo e seguiamo il suo consiglio. Scopriamo un po’ di storia ungherese e poi, torniamo verso il camper. Lungo la strada c’è un grosso centro commerciale e per raggiungerlo scendiamo alla fermata del treno e torniamo indietro con il bus (il treno ferma lontano, prima o dopo). Facciamo un giro tra le corsie curiosando tra i prodotti locali e comprando qualche dolcetto per stasera. Quando usciamo ci accorgiamo che sta piovendo e la temperatura è davvero crollata. Per fortuna facciamo solo qualche piccolo pezzo sotto l’acqua e in breve siamo al camper infreddoliti e stanchi. Ci scaldiamo, ceniamo al calduccio e tutti a letto. Tra l’altro ci accorgiamo che la signora alla reception ha sbagliato a segnare le notti e ci ha segnato due notti ma partendo da questa e non da quella di ieri. Bene. Così domani mattina ci alziamo presto per la visita al parlamento e poi torniamo con calma e partiamo dopo pranzo senza dover spostare il camper.
 
Giorno 5
Giovedì 11 Agosto    Budapest – Veresegyhaz - Szilvasvarad (Ungheria) – Km giornata  232 – Km totali 1.407
Sveglia presto, colazione mentre andiamo alla fermata e treno per il centro. Visto che il biglietto vale 24 ore, stamani siamo sempre coperti da quello di ieri , faremo il biglietto singolo solo per tornare. Arriviamo in perfetto orario al parlamento e la guida in italiano ci fa morire dal ridere. Il suo italiano lascia molto a desiderare e non è semplice capire cosa dice, ma riusciamo a comprendere quasi tutto, anche se con un po’ di difficoltà. Visitare il parlamento è comunque una bellissima esperienza e le sale sono stupende. Vediamo anche la corona originale di tutti i re ungheresi e la sala del parlamento. Usciamo e visitiamo anche il museo gratuito della storia ungherese, sempre lì dentro, e con calma torniamo al camper. Quando ho programmato il viaggio pensavo di fermarmi almeno tre giorni a Budapest ma abbiamo molte tappe e poco tempo e sinceramente non amiamo moltissimo le grandi città, quindi abbiamo deciso di ripartire oggi. Tra l’altro scopriamo anche un’altra assurdità delle linee metropolitane di Budapest. La corsa singola è strettamente singola! Non ha un limite di tempo ma vale per un solo treno! Se si cambia treno bisogna rifare i biglietti! Cose da matti! Torniamo al camper e ripartiamo in direzione parco degli orsi di Veresegyhaz. Paghiamo l’ingresso (12€ per 4 persone e il parcheggio) e ci fermiamo a pranzare in camper prima di entrare. Il parco è davvero carino anche se io non amo gli zoo, ma ai ragazzi piacciono quindi, durante le ferie estive, cedo sempre per farli contenti. C’è un grande recinto pieno di orsi bruni ai quali si può dare da mangiare con dei mestoli sui quali si cosparge il miele che si compra al bar di fronte al recinto. I ragazzi sono emozionati e si divertono moltissimo, Gli orsi sono tranquilli, sembrano degli enormi pelouches e si avvicinano appena vedono le bottigliette del miele. In un paio di gabbie accanto ci sono anche diversi branchi di lupi. Francesco è felicissimo e non vorrebbe più venire via. Inizia anche a pioviscolare e torniamo verso l’ingresso. Chiediamo al signore della biglietteria se ci sono altre zone da visitare e ci dice che c’è piccola fattoria di fronte. Andiamo lì. Compriamo due tazze di cibo per caprette e passiamo un’altra ora nel recinto delle capre. Ci sono anche alcune gabbie di conigli e un recinto con due lama. I ragazzi danno da mangiare a tutti e si divertono da matti. Con fatica riusciamo a tirarli fuori e alle 17 ripartiamo. Decidiamo di tornare alcuni km verso Budapest per fermarci ad un centro commerciale che abbiamo visto lungo la strada visto che vorremmo fare un po’ di spesa (ieri eravamo a piedi e abbiamo preso solo un paio di cose). Giriamo nel centro commerciale, compriamo un po’ di cose, ceniamo nel parcheggio ripartiamo. Vorremmo andare a Holloko per visitarla domani.
Impieghiamo un tempo interminabile ad arrivare a causa di una strada tutta rattoppata e stretta che ci costringe ad andare molto piano. Arriviamo ad Holloko ma non troviamo parcheggi in piano (è tutto in salita) né il campeggio che è segnalato all’ingresso e che poi non è più segnalato. Decidiamo di andarcene e di saltare la visita a questo paesino. Peccato perché mi sarebbe piaciuto molto. Purtroppo gli 80 km che ci separano dalla prossima tappa scorrono ancora più lenti e ci vogliono quasi due ore per arrivare a Szilvasvarad dove arriviamo a mezzanotte stanchi e sfiduciati. Le coordinate gps del campeggio sono sbagliate. Ne troviamo uno ma è tutto al buio e proprio davanti all’ingresso c’è un solco di fango che ci fa desistere dall’avvicinarci. Per fortuna c’è uno slargo fuori dal cancello e ci fermiamo lì a dormire. Un silenzio totale e un freddo sempre più intenso che ci fa tirare fuori anche le coperte di lana.
 
Giorno 6
Venerdì 12 Agosto    Szilvasvarad - Miscolctapolca (Ungheria) – Km giornata  63 – Km totali 1.470
Sveglia presto e decidiamo di spostarci nel parcheggio del parco visto che non si vede ancora nessuno del campeggio e comunque non entreremmo mai in quel pantano. Parcheggiamo vicino al trenino che sale con vagoni scoperti fino alla fine del sentiero ma che noi non abbiamo intenzione di prendere. Prepariamo panini e merendine e partiamo per la bellissima camminata lungo il ruscello. Il sentiero è asfaltato e la salita molto dolce. Lungo la strada ci sono diverse cose da vedere, tra cui un recinto con daini e cervi che si fanno accarezzare da chi gli dà un po’ d’erba. Inutile dire che i ragazzi non si smuovevano di lì. Sunny oggi è felice, finalmente può scorrazzare senza guinzaglio e si gode la giornata al massimo, sguazzando ogni tanto nel ruscello e nei vari laghetti. Ci fermiamo sotto una bellissima tettoia in legno per i picnic e pranziamo su panche lucide e pulite. Finiamo la camminata fino alla grotta nella quale sono stati rinvenuti resti preistorici. E’ davvero una camminata stupenda. L’acqua che corre vicino al sentiero è limpida e in molti punti forma cascatelle e laghetti. Torniamo a piedi anche al ritorno che scorre veloce (e poi non potevamo non tornare dai nostri amici daini) e verso le 14 siamo al camper dopo aver percorso ben 9 km, Il tempo di una rinfrescata, di un giretto tra le bancarelle con assaggio di un dolce tradizionale buonissimo cotto al momento (è una specie di cannolo gigante che viene cotto con delle griglie tipo girarrosto e poi rotolato su granella a scelta) e ripartiamo per la prossima tappa. Anche questa, solo di 63 km ma che ci prende circa un’ora e mezza (strade strette, dissestate e lente). Alle 17.30 siamo a Miscolctapolca dove domani andremo alle terme. Parcheggiamo nel grande parcheggio gratuito all’ingresso del paese e scendiamo a piede per una ricognizione. C’è un bel sentiero pedonale che passa dentro un bellissimo giardino e che, costeggiando alcune terme, arriva fino alle terme principali, quelle dentro la grotta, che visiteremo domani. Ceniamo in un baracchino davanti all’ingresso del parco con piatti tradizionali locali. Avevamo voglia di mangiare il gulash e finalmente ce ne facciamo un bel piatto. I ragazzi prendono delle enormi braciole fritte con patatine e noi prendiamo anche un secondo di carne da dividere. Mangiamo abbondantemente anche se il cibo non è il massimo, ma ai ragazzi piace e anche noi siamo abbastanza contenti. Spendiamo 44€ comprese bibite e mancia (chiedono il 10% da pagare a parte in contanti). Torniamo al camper e ci spostiamo al campeggio fuori città che però è già chiuso. Torniamo indietro e vediamo un altro parcheggio prima delle terme che di giorno è a pagamento ma la notte gratuito. Ci sembra molto più tranquillo dell’altro che è sulla strada e molto trafficato. Decidiamo di dormire qua. In effetti è silenzioso e tranquillo.
 
Giorno 7
Sabato 13 Agosto    Miscolctapolca -   Aggtelek (Ungheria) – Km giornata 61  – Km totali 1.534
Sveglia alle 8.00 e ci spostiamo all’altro parcheggio gratuito. Svegliamo tutti, facciamo colazione e andiamo alla caverna termale. Decidiamo di fare il biglietto famiglia anche se non pensiamo di fermarci più di 4 ore visto che la differenza è poca (facendo i normali biglietti per 4 ore si risparmia un po’ ma se superiamo il tempo rischiamo di pagare i biglietti interi senza lo sconto famiglia). Fuori stamani è freschino ed entriamo subito nella grotta. Il primo impatto non è dei migliori visto che l’acqua, nel percorso che attraversa la grotta, non è caldissima. Passiamo nelle varie vasche al coperto e tra una vasca e l’altra fa un po’ freddo visto che l’aria non è riscaldata e gli spifferi ghiacciano l’acqua addosso. Ci sono diverse vasche, alcune con acqua caldissima e altre con acqua meno calda. Ci facciamo coraggio ed usciamo anche fuori dove ci sono altre piscine ma fa un po’ freddo e nessuno ha voglia di tuffarsi nelle acque gelide delle piscine esterne (ce n’è una sola con acqua calda), inoltre non ci sono scivoli per i ragazzi e si annoiano un po’. In compenso facciamo delle foto bellissime nella grotta. Verso l’ora di pranzo decidiamo di fare le docce e cambiarci, poi mentre ci asciughiamo i capelli e gli asciugamani, pranziamo qua dentro. Ci godiamo tutti un Langos per uno, ormai ci piacciono da morire. Ne proviamo anche un paio dolci con la nutella. Mangiamo ai tavolini del bar e poi con calma ritiriamo tutto e torniamo al camper. Ripartiamo e in un’ora e mezza (60 km ma con le solite strade di collina) siamo ad Aggtelek dove è segnalato l’ingresso alle grotte. Seguiamo le indicazioni del campeggio e ci troviamo proprio accanto all’ingresso delle grotte. Troviamo la reception e ci fanno sistemare sul prato (dove ci pare). E’ un prato bello grande con molte tende e un paio di colonnine per l’elettricità. Ci piazziamo accanto ad una delle colonnine e dedichiamo il resto del pomeriggio a rilassarci, pulire un po’ il camper (purtroppo niente lavatrici e iniziamo ad averne bisogno). C’è il wifi ma solo alla reception. Dietro la reception c’è una parete di roccia dove fanno arrampicate. Il posto è pieno di ragazzi giovani con zaino in spalla, questo è anche un ostello e affittano casette di legno. I bagni del campeggio sono inguardabili ma per fortuna noi abbiamo fatto le docce oggi pomeriggio e usiamo il nostro bagno. La notte è fresca e silenziosa.
 
Giorno 8
Domenica 14 Agosto    Aggtelek (Ungheria)  - Betliar – Vrbon  (Slovacchia)– Km giornata 183  – Km totali 1.717
Stamani decidiamo di andare a fare i biglietti prima di svegliare tutti, in modo da poter essere sicuri di fare il primo tour delle 10.00. Scopriamo così di non essere alla grotta che volevamo visitare. Questa è quella più vicina al confine con la Slovacchia e da qua parte solo il tour piccolo. Noi invece, avevamo guardato su internet prima di partire e volevamo fare il tour medio, La signora alla biglietteria che parla un briciolo di inglese (una rarità!!) ci spiega che il tour medio parte dalla grotta che è 4 km più avanti sulla strada. Torniamo al camper e ci spostiamo al parcheggio della grotta giusta. Facciamo i biglietti, torniamo al camper e svegliamo i ragazzi. Colazione veloce e alle 10 siamo pronti per la visita. Ci danno un foglio in inglese molto telegrafico, la guida parla un po’ di inglese ma ci dice solo di non uscire dal sentiero e non allontanarci dal gruppo, per il resto del giro, ci ignorerà completamente. La visita è comunque bellissima. La grotta è ben illuminata, il sentiero tutto in cemento e il finale spettacolare nella sala grande dove si entra al buio. Poi inizia una bellissima musica e piano piano si accendono diverse luci ad illuminare parti diversi della sala per poi illuminarla tutta nel finale. Davvero bellissima! Si esce 4 km dopo l’ingresso. Da qua si può tornare indietro a piedi nel bosco o prendere la navetta gratuita che ci riporta al parcheggio dell’ingresso. Riprendiamo il camper e torniamo al parcheggio della grotta “sbagliata” dove ci sono diversi localini per pranzare. Oggi usciamo dall’Ungheria e decidiamo di spendere gli ultimi soldi con un pranzetto al fresco. Ci sistemiamo ad un tavolino all’aperto e ci gustiamo un lagos con kebab di pollo per me e per Enry, e hot dog con patatine per i ragazzi. Io mi godo anche una bella birra scura buonissima e alla fine ci prendiamo 4 rotolini di crepes con granella di cacao. In tutto spendiamo 15 €.
Dopo pranzo ripartiamo e in un paio di km siamo in Slovacchia. Verso le 14.30 siamo a Betliar. Parcheggiamo davanti all’ingresso del castello. Qua c’è un parcheggiatore che ci fa sistemare. Il park costa 2€. Pioviscola un po’ quindi scendiamo con gli ombrelli ed entriamo al castello. Paghiamo 28€ (di cui 2€ per fare le foto…). Quando arriva la guida chiedo se hanno almeno un opuscolo in inglese, visto che come al solito nessuno considera nessun’altra lingua oltre la loro. Ci concedono un opuscoletto con qualche spiegazione… meglio di niente… La cosa positiva è che, non essendo considerati dalla guida, possiamo rimanere una stanza indietro al gruppo e ci facciamo delle belle foto, oltre a goderci le stupende stanze arredate di tutto punto. Questa infatti era una residenza di caccia lussuosa che non è mai stata attaccata e che conserva intatti tutti gli arredi originali fino agli ultimi abitanti nel 1944. E’ davvero bella. Facciamo anche un breve giro nel giardino che sembra essere un parco pubblico e non è legato al biglietto del castello. Torniamo al camper da Sunny che oggi ha dovuto essere un po’ pazienze e si è riposato in camper durante le nostre due escursioni della giornata. Ripartiamo e ci avviciniamo a Levoca. Domani vorremmo visitare il castello di Spissky. Arriviamo che sono già le 18.20 e il tempo è nuvoloso. Non troviamo un parcheggio che ci soddisfi e quindi decidiamo di tornare verso un campeggio segnalato a 21km.  Dovremmo prendere un pezzo di autostrada ma dopo ben 2 distributori non siamo ancora riusciti a comprare la vignetta. Ci riusciamo al terzo ma in compenso non troviamo il campeggio segnalato. Giriamo un po’ e poi ne mettiamo un altro sulla mappa. Perdiamo un sacco di tempo perché il navigatore ci vuol far passare sotto un ponte basso e alla fine, quando finalmente arriviamo a Vrbon, troviamo il campeggio ovviamente chiuso (sono già le 20) e nessuno in giro per farci entrare. Per fortuna c’è un bel parcheggio all’inizio della strada, dietro un ristorante con due camper parcheggiati. La zona è tranquilla (ci sono delle piscine e non so cos’altro) e ci fermiamo anche noi qua per la notte che trascorre tranquillisima, e silenziosa cullati anche da un po’ di pioggia.
 
Giorno 9
Lunedì 15 Agosto    Vrbon – Spissky - Levoca – Cerveny Klastor (Slovacchia)– Km giornata 125 – Km totali 1.842
Solita sveglia alle 8.00 e ci spostiamo al parcheggio in alto del castello Spissky Hrad. Un gentile parcheggiatore ci fa sistemare (parcheggio gratuito sorvegliato!!) e poi saliamo al castello. Paghiamo 14€ per il biglietto famiglia ed entriamo. Qua può entrare anche Sunny e quindi anche lui oggi se la gode. Questo è uno dei castelli più grandi d’Europa, patrimonio Unesco, anche se è stato distrutto quasi completamente e rimangono visitabili solo un paio di stanze adibite a museo, una torretta e le mura di cinta.  Il panorama è stupendo e il giro bello e interessante. Ci spostiamo per pranzo a Levoca dove parcheggiamo proprio in piazza nei parcheggi bus che qua usano tutte le macchine tranquillamente. Pranziamo in camper e poi facciamo un giretto veloce per la città. Non ci affascina particolarmente, niente negozietti né altro. Ci aspettavamo una città un po’ più turistica visto che è patrimonio Unesco. Invece non c’è niente. Al centro informazioni ci danno una piccola cartina con i monumenti principali. Sono molto belli, anche se non si visita niente a meno di non unirsi a tour guidati e i ragazzi non ne hanno voglia. Dopo un’oretta, verso le 15.30, ripartiamo per la nostra prossima tappa. Dobbiamo fare una settantina di km e come al solito su strade lente. Facciamo una piccola sosta ad un market per comprare un paio di cose e verso le 18.00 siamo a Cerveny Klastor. Non riusciamo a trovare subito il campeggio, venendo da sud infatti, è praticamente alla fine del paese. Chiediamo indicazioni e ci mandano dalla parte opposta, quando ormai ci eravamo arresi e decidiamo di andare sul lato polacco dove è segnalato un campeggio, vediamo finalmente la pensione Plitnik con l’annesso campeggio. Questo è anche uno dei luoghi di partenza delle zattere dove andremo domani. Ci registriamo e prendiamo posto ad una piazzola (qua, come in quasi tutti i campeggi che troviamo, le piazzole non sono segnalate, ti sistemi in un prato un po’ dove vuoi). Laviamo un paio di cose e le stendiamo nell’apposito spazio davanti alla nostra piazzola, coperto ed esposto al sole di domani. Ci hanno detto che possiamo lasciare il camper finché vogliamo domani, in effetti il campeggio è quasi vuoto. Francesco fa amicizia con un bambino straniero (non ben identificata la nazionalità) e passano tutta la sera a giocare a pallone e con l’arco  di legno che ha orgogliosamente comprato al castello oggi.  Quando è pronta cena il bambino e suo padre cercano di invitare Francy a mangiare con loro ma lui si vergogna e non cede… il bambino cerca anche di convincerlo ripetendo “kukuruza” ma noi non capiamo e deve venire il babbo a farci vedere una pannocchia che sta per arrostire sul fuoco. Ma Francy non cede neanche a quella. Mangiamo quindi in camper e poi torna fuori a giocare un altro po’ con il suo nuovo amico. Ripuliamo e ci chiudiamo in camper, la sera fa sempre molto fresco. Altra notte fresca e silenziosa.
 
Giorno 10
Martedì 16 Agosto    Cerveny Klastor  (Slovacchia)– Auschwitz (Polonia) -  Km giornata 145 – Km totali 1.987
Sveglia, colazione e biglietti per gli zatteroni di legno che scendono sul fiume Dunajec per una decina di km. Può venire anche il cane, paga 2€ (adulti 12 € e Franci 6€). Paghiamo il campeggio (16,20€) e prima delle 11 siamo sulle zattere. Il nostro timoniere/guida parla bene inglese e finalmente possiamo goderci una guida carina e gentile che ci spiega le cose. Il percorso dura circa un’ora e mezza ed è davvero bello. Si scende il fiume che in questo tratto è in leggerissima pendenza quindi molto tranquillo, e che attraversa l’enorme parco nazionale che sulla riva destra è in Slovacchia e su quella sinistra è in Polonia. Ci racconta diverse cose tra cui alcune leggende ed è davvero gentile. Alla fine del percorso, si possono noleggiare delle bici che poi si lasciano al campeggio, e percorrere (con le bici o a piedi) un bellissimo sentiero lungo il fiume (costruito da ingegneri italiani più d 150 anni fa) dentro il bosco, con pochissima pendenza e quindi davvero facile e rilassante. Prendiamo 4 bici e lasciamo Sunny felice di scorrazzare accanto a noi. Ogni tanto ci fermiamo per riposarci e per fare riposare un po’ lui. Il percorso fino al camper è di quasi 10 km ma si fanno davvero bene e in fretta. Arriviamo che sono quasi le 14 e, visti i prezzi decisamente interessanti della pensione, decidiamo di pranzare lì, in una terrazza direttamente sul fiume. Mangiamo bene e spendiamo poco, siamo soddisfati. Intanto i panni si sono asciugati e prima delle 16 ripartiamo.  Attraversiamo il ponte sul Dunajec e in 5 minuti siamo in Polonia. Su questo lato del fiume ci sono un sacco di attrazioni turistiche per grandi e piccoli. Il campeggio è più affollato e accanto c’è un grosso parco giochi con minigolf, percorsi avventura e giochi per bimbi. C’è anche un castello con un sacco di bancarelle. Vabbè… sarà per la prossima volta. Arriviamo ad Oswiecim verso le 18.30 e passiamo davanti ad un enorme parco giochi “energilandia”. Per fortuna i ragazzi sono rintanati nelle loro cuccette e non lo vedono, evitiamo così delle sicure discussioni perché è davvero bello e grande. Decidiamo però di tacere (lo scopriranno se mai leggeranno questo diario) perché non abbiamo proprio voglia di passare una giornata in un parco giochi, visto che quest’anno siamo riusciti a barattarlo con diversi parchi acquatici… Ci fermiamo a fare un altro po’ di spese in supermercato (è sempre anche una scusa per trovare li wifii) e poi entriamo nel parcheggio di Auscwitz. Si pagano 50 zloti per la notte inclusa l’elettricità (circa 12 €. Oppure il parcheggiatore accetta anche gli euro… 18€!) ritiriamo 50 € in zloti nel bancomat proprio all’entrata del parcheggio e ci sistemiamo per la notte. A parte un gruppo di italiani un po’ rumorosi che però finalmente verso mezzanotte si ritirano in camper, passiamo un’altra bellissima notte fresca e silenziosa.
 
Giorno 11
Mercoledì 17 Agosto     Auschwitz (Polonia) – Oravsky Podzamok (Slovacchia)  -  Km giornata 116 – Km totali 2.103
Sveglia e solita coda per prenotare la visita guidata in Italiano. Si può visitare il campo di Auschwitz senza guida solo dalle 8 alle 10 e dalle 15 alle 19 ma bisogna registrarsi e l’unico modo è farlo prima in internet o fare la fila la mattina presto quando ancora non ci sono i gruppi. Noi arriviamo verso le 9.40 ed è già tardi. Ci sono degli addetti che danno i biglietti per le visite gratuite senza guida nel pomeriggio alle 15,40. Li prendiamo comunque, non sappiamo ancora se ci toccherà la visita guidata vista la lunga fila. Stiamo in coda quasi 2 ore… (dovevamo proprio arrivare prima) e riusciamo ad avere gli ultimi 3 posti (Francy non paga) per la visita in Italiano delle 14. Ne approfittiamo per prendere la navetta gratuita ed andare a visitare Birkenau dove non ci vogliono biglietti e l’ingresso è libero (dopo scopriremo che la visita con la guida comprende anche Birkenau). Facciamo un giro per il campo di Birkenau che è stato distrutto quasi completamente dai tedeschi in fuga che volevano cancellare le tracce, ma che comunque conserva intatta la memoria dell’immensità del campo, delle innumerevoli baracche e degli enormi forni crematori dove circa l’80% degl Ebrei scesi dai treni veniva sterminato immediatamente. Torniamo al camper, pranziamo e alle 13.30 entriamo nel parco di Auschwitz dove ci attende una bravissima guida Polacca che parla un ottimo italiano e spiega tutto con trasporto e chiarezza. La visita dura tutto il pomeriggio, si perde un po’ la concezione del tempo lì dentro e, anche se ci eravamo già stati 12 anni fa, l’emozione rimane sempre fortissima e il senso di impotenza e di rabbia non può essere evitato. Siamo molto contenti di aver fatto il giro con la guida (l’altra volta lo facemmo da soli) perché ci ha spiegato davvero tantissime cose ed è stato proprio interessante e coinvolgente. Francesco, che voleva questa tappa come tappa fondamentale di questo viaggio, è assolutamente affascinato e conquistato da tutto e alla fine della visita guidata insiste per rimettersi in coda per rientrare a vedere altre cose che con la guida non abbiamo visto. Lo accontentiamo, facciamo un’altra mezzoretta di coda per entrare e passiamo un’altra ora nel campo di Auschwitz a vedere gli edifici che non avevamo visitato con la guida. Franci fa un sacco di domande e rimane molto colpito da tutto, ovviamente non scendiamo mai in dettagli troppo cruenti, ha comunque solo 10 anni.
Usciamo quando ormai iniziano a chiudere e torniamo al camper che sono quasi le 20.00. Questa tappa ci ha molto toccati. Ceniamo e ripartiamo verso le 21 per la tappa di domani. Facciamo un centinaio di km nelle solite 2 ore e verso le 23 siamo a Oravsky Podzamok. Stasera siamo fortunati, troviamo subito il parcheggio del castello con un altro camper parcheggiato per la notte. E’ tranquillo e silenzioso, ci parcheggiamo anche noi e trascorriamo un’altra notte perfetta.
 
Giorno 12
Giovedì 18 Agosto     Oravsky Podzamok – Liptovsky Mikulas (Slovacchia)  -  Km giornata 64 – Km totali 2.167
Sveglia, colazione, paghiamo il parcheggio (3,50€) e facciamo i biglietti per la visita al castello (24€), Facciamo il giro in Slovacco. C’è anche quello in inglese ma è alle 11 e non abbiamo voglia di aspettare più di un’ora visto che la visita dura quasi 2 ore. Ci uniamo al gruppo e facciamo il giro del castello con pochissime informazioni (non hanno una guida scritta in inglese. Ci accontentiamo di qualche informazione rubata a un gruppetto di italiani accompagnati da una signora slovacca che ogni tanto traduce qualcosa per loro. Il castello è comunque davvero affascinante e la visita ci piace molto. E’ su 3 livelli e si sale fino al livello più lato percorrendo sale interne arredate e scale esterne in legno ricostruite come dovevano essere al tempo in cui era abitato. Molto bello davvero. Nell’ultima sala che si visita c’è un piccolo riepilogo dei film che sono stati girati in questo suggestivo castello arroccato in cima ad una roccia, tra cui “Dragonheart” e il primo film su Dracula girato nel 1922 “Nosferatus”. Francy ha detto che lo vuol vedere a tutti i costi. Gli abbiamo detto che fa paura e lui ha replicato che lo vuol vedere di pomeriggio così gli passa la paura prima di andare a letto. La Mile invece ha detto che lei non lo vuol vedere perché è in bianco e nero e di sicuro è una palla… Usciamo dopo quasi due ore (e questo è il tour più breve, ci sono anche un tour medio e uno lungo), torniamo al camper e ripartiamo subito. Arriviamo precisi per pranzo, nel parcheggio del parco acquatico Tatralandia. E’ un parcheggio immenso e gratuito. Pranziamo in camper mentre Francy non sta in se dall’agitazione. Questo parco è davvero immenso. Lo visiteremo domani, i ragazzi non sanno ancora la sorpresa che abbiamo in serbo per oggi. Dopo pranzo, andiamo quindi allo Zoo Kontact (a piedi dal parcheggio del parco acquatico, è proprio lì). Entriamo (22€ inclusi due bicchieri di cibo per animali) e i ragazzi, appena capiscono che questo è uno zoo unico, non credono ai loro occhi. Qua ci sono quasi esclusivamente gabbie nelle quali si entra e dove si possono toccare gli animali!! Ci sono addetti che fanno entrare un po’ per volta (ma non ci sono grandi file) dentro le gabbie e fanno toccare o solo avvicinare gli animali. Non si possono toccare quelli che riposano, gli altri si possono accarezzare seguendo le indicazioni delle guide. C’è anche un cucciolo di orso, uno di tigre, un leoncino e tanti altri. E’ un’emozione incredibile, anche per noi adulti in effetti. Ma la cosa più bella è la gabbia dei pappagalli. Ti fanno entrare a gruppetti, ti fanno sedere e poi ti portano pappagalli colorati di tutte le misure che si posano sulle mani o sui capelli. E’ divertente da morire. L’altra gabbia che più c è piaciuta è quella degli scoiattoli. Anche lì ti fanno sedere e ti dicono di non alzarti e non acchiappare gli scoiattoli che però ti salgono addosso e si fanno accarezzare. E’ bellissimo!!! Passiamo tutto il pomeriggio lì. Il tempo vola e i ragazzi non vorrebbero più uscire. E’ davvero bello. Alla fine riusciamo a portarli via e a spostarci al campeggio sul lago dove ci mandano a cercarci la solita piazzola in mezzo al prato e dove facciamo finalmente una lavatrice che però stenderemo un po’ ovunque nel camper tra stanotte e domani visto che non hanno asciugatrici e visto che domani mattina usciremo dal campeggio che non è accanto al parco di tatralandia ma ad un paio di km. Dopo cena tutti a letto, stanchi, felici ed emozionati per la giornata di domani.
 
Giorno 13
Venerdì 19 Agosto     Liptovsky Mikulas – Banska Stiavnica (Slovacchia)  -  Km giornata 140 – Km totali 2.312 (conguaglio)
Sveglia e spostamento al parcheggio del parco Tatralandia. Prepariamo i panini (e menomale che ci siamo portati il mangiare, qua le cose costano circa il doppio/triplo che nel resto della Slovacchia… sembra di essere in Italia!) ed entriamo. Ci danno i braccialetti all’ingresso sui quali viene poi addebitato tutto quello che si compra per poi pagare gli extra all’uscita Spendiamo 76€ per gli ingressi ed il parco è davvero grandissimo. Un sacco di scivoli, per tutti i gusti, al chiuso e all’aperto. La giornata, è come al solito bella e ci sistemiamo su delle sdraio sotto un ombrellone (ce ne sono tantissimi, non bisogna fare a gara per avere un bel posto fuori) su un bel prato. I ragazzi vanno subito a fare gli scivoli. All’inizio sembra tutto confusionario ma invece capiamo in fretta che è tutto organizzato piuttosto bene. Ogni scivolo ha un colore diverso di gommone (sono quasi tutti a due o tre posti), si fa la fila alla fine dello scivolo, si prende il gommone dall’ultimo che scende e poi si sale fino all’inizio dello scivolo scelto. Le code non sono lunghe, si fa tutto bene e in fretta. L’acqua è calda, anche negli scivoli. Le piscine al coperto e all’aperto sono per tutti i gusti: termali, di acqua marina e di normale acqua di piscina. Quasi tutte hanno idromassaggi e sono calde. Quella termale è di 40°… caldissima!!!! Ci sono anche un sacco di zone per bambini più piccoli con piscine, giochi e gonfiabili tutti per loro, ma a noi non interessano. Ah… c’è pure il circo con 4 spettacoli gratuiti  di 20 minuti l’uno e uno a pagamento la sera. Francy ovviamente va a vedere anche quello (gratuito), non vuole saltare niente! C’è anche il calcio saponato all’esterno e una zona luna park. Non finisce mai questo parco, non lo giriamo neanche tutto. Ci sono anche a pagamento alcune zone particolari tra cui la sauna, i pesci che ti mangiano i piedi e la piscina dove fare surf.  Francy si fa coraggio e fa con me lo scivolo più pauroso, quello che va giù quasi in verticale per poi salire sulla parete di fronte e tornare giù. Quando siamo in cima, guarda giù e perde un po’ di coraggio ma poi si decide e lo fa. Non parlerà di altro per giorni… ha avuto il coraggio di fare lo scivolo più pauroso del mondo! Ci godiamo una bellissima giornata la parco, con un tempo splendido che ci fa godere dell’aria fresca con il sole bello caldo. Francy è incontenibile e non è facile portarlo via. Ci riusciamo che sono quasi le 19 (il parco è aperto fino alle 21). Ci spostiamo ad un supermercato dove ricompriamo qualcosa per cena e dopo cena partiamo per la tappa di domani. Arriviamo a Biannska Stiavnica molto tardi, facciamo un giro ma non troviamo un posto per la notte che ci piaccia così decidiamo di spostarci al camping qualche km fuori del paese in una strada sperduta in mezzo ai laghetti. Per fortuna le piazzole sono fuori dalla sbarra e quindi parcheggiamo anche se è mezzanotte. Siamo in mezzo al bosco… che pace! Arriva anche il custode barcollante che non parla neanche il linguaggio dei gesti ma riusciamo a fargli capire che andremo domani mattina alla reception per pagare. Se ne va sempre più confuso e noi ci godiamo una notte stupenda con il solito fresco bellissimo e il silenzio incredibile di questi luoghi.
 
Giorno 14
Sabato 20 Agosto     Banska Stiavnica - Sturovo (Slovacchia) – Esztergom (Ungheria)  -  Km giornata 107 – Km totali 2.419
Sveglia, colazione e ricerca omino per pagare. Ci chiede quante notti… siamo arrivati ieri sera… (è sempre lo stesso di ieri e barcolla
anche oggi…) continua a ripetere “one night” e ci scrive su un foglio la tariffa: 3,50€, wow… mai pagato questa cifra per un campeggio! Torniamo a Bannska Stiavnica dove non riusciamo a capire dove si trovi la miniera. Giriamo un po’ poi troviamo una cartina e capiamo che dobbiamo andare allo Skansen, avevamo visto la segnalazione ma non pensavamo fosse lì. Lo troviamo e un gentile parcheggiatore ci fa sistemare per la modica cifra di 1€ con tanto di ricevuta.
Facciamo i biglietti per la visita (12€ tutti e 4) e prima di entrare in miniera, mentre aspettiamo la guida delle 11.00 , facciamo un giro con il cane tra gli edifici in superficie dove la visita è libera e gratuita. In effetti questo non ha niente a che vedere con uno skansen, ci sono solo un paio di edifici con dentro dei macchinari. Nessuna persona, nessuna abitazione e nessun negozio. Riportiamo Sunny in camper e scendiamo per la visita alla miniera. Ci fanno vedere un piccolo filmato di come lavoravano in questa miniera negli ultimi tempi (è rimasta aperta fino agli anni ‘90), poi ci fanno indossare impermeabili e caschetti, ci danno una lanterna e si scende verso l’ingresso della miniera. La guida ovviamente parla solo Sloveno e ci ignora completamente. Non hanno informazioni e i cunicoli sono molto stretti. Marciamo piuttosto velocemente tra i cunicoli e sostiamo in un paio di stanze più grandi dove la guida parla parla parla e parla… dopo un po’ si annoiavano anche gli slovacchi! Ai ragazzi non è piaciuta molto. L’hanno trovata troppo noiosa. Peccato perché la parte visitabile sarebbe anche bella lunga ma non è organizzata bene e il passaggio nei vari cunicoli è veloce mentre la sosta negli slarghi infinita. C’è anche un’umidità pazzesca e un gran freddo. Usciamo e ci riscaldiamo felici al bel solicino che anche oggi ci tiene compagnia. Torniamo al camper e ci spostiamo visto che i parcheggi sono pochi e non vogliamo dare noia. Ci fermiamo in un parcheggio vicino e pranziamo. Dopo pranzo ripartiamo e nel pomeriggio arriviamo a Sturovo dove vorremmo fermarci un paio di giorni. Purtroppo scopriamo subito che i nostri piani non sono realizzabili: il campeggio è vietato ai cani! Il primo che troviamo da quando siamo partiti (e in realtà in tutti i campeggi europei che abbiamo visitato… tranne l’Italia ovviamente). Non è quindi possibile fermarci qua. Chiediamo se c’è un altro campeggio vicino e ci dicono che ce n’è uno solo di là dal ponte, in Ungheria. Questo paese infatti è sul Danubio e le due sponde sono su nazioni diverse. Attraversiamo il ponte ed entriamo in campeggio visto che non abbiamo voglia di guidare ancora per km. Prendiamo la solita piazzola in mezzo al prato ed usciamo per cena.  Scopriamo subito che a qualche centinaio di metri dal campeggio c’è una festa con tanto di stand gastronomici e palchi da concerti. Ci preoccupiamo un po’… ma ormai siamo qua. Non ci piace cosa c’è da mangiare e quindi facciamo un giro per il paese ma tutto è chiuso e l’unico ristorante che troviamo è completo. Decidiamo di attraversare quindi il ponte ed andare a Sturovo. Anche qua non troviamo grandi cose. Ci sono solo pizzerie e paninoteche. Troviamo comunque un ristorantino e ceniamo. Spendiamo davvero poco e l’ambiente è carino anche se il mangiare non è niente di che. Torniamo in Ungheria e ci fermiamo a comprare un paio di zuccheri filati giganti ai ragazzi e uno di quei dolcini allo spiedo per noi. C’è musica fortissima. Torniamo sconsolati al camper e passiamo una notte orribile… suonano fino alle 3.00. Inoltre qua non c’è più quella bella aria fresca che ci ha accompagnato nell’ultima settimana. Fa caldissimo e tra musica, caldo e cena un po’ tardi… ci rigiriamo tutta la notte.
 
Giorno 15
Domenica 21 Agosto      Esztergom  - Budapest (Ungheria)  -  Km giornata 55 – Km totali 2.474
Stamani ci svegliamo un po’ più tardi vista la terribile nottata. Il campeggio si può lasciare fino alle 14 quindi passiamo la mattinata a riposarci e decidere cosa fare in questi ultimi giorni visto che ci sono saltati i programmi e non vogliamo passare un’altra notte qua. Non siamo riusciti a trovare regalini da portare a casa quindi decidiamo di tornare per un breve  giro a Budapest, magari ci visitiamo anche il castello. Pranziamo e partiamo. Nel primo pomeriggio siamo a Budapest e questa volta troviamo posto nel camping Haller, a 3 fermate di metro dal centro. Purtroppo il tempo si è guastato e si è alzato un forte vento. E’ il secondo giorno di brutto tempo di tutte le ferie… il primo è stato a Budapest all’andata… Facciamo il biglietto famiglia per 24 ore in modo che sia valido anche per tutta la mattina di domani e andiamo in centro. Purtroppo il mercato coperto dove volevamo andare è chiuso il sabato e la domenica. Grandissima delusione, mi ero già immaginata davanti ad un enorme Langos con nutella, fragole e panna…. Giriamo comunque nella via pedonale piena di negozietti di souvernir e compriamo qualche ricordino. Ceniamo a un KFC con alette di pollo fritte e patatine. Torniamo al camper e passiamo una notte cullati dal un vento fortissimo e dalla pioggia.
 
Giorno 16
Lunedì 22 Agosto     Budapest (Ungheria) – Ptuj (Slovenia) -  Km giornata 345 – Km totali 2.819
Ci svegliamo sotto un cielo grigio e piovoso. Decidiamo che Budapest non ci vuole proprio. I ragazzi non hanno voglia di tornare in centro e quindi decidiamo di partire. Iniziamo ad avvicinarci a casa e maciniamo un po’ di km fino alla Slovenia dove arriviamo a Ptuj, in un campeggio accanto alle piscine con scivoli e terme. Entriamo nel parcheggio esterno e ci registriamo alla reception del campeggio. Stanotte decidiamo di rimanere al camper stop esterno dove si pagano 20€ a notte inclusa elettricità. Domani entreremo nel campeggio. Vogliamo andare a fare un giro in paese, la ragazza della reception ci da una cartina mostrandoci il percorso pedonale sul fiume per arrivare fino al ponte ed entrare a Ptuj. I ragazzi non vogliono venire quindi decidono di rimanere in camper e farsi una pastina per cena. Noi invece ci godiamo una passeggiata da soli. Peccato che anche qua sia tutto deserto. L’unico ristorante decente è chiuso e l’unico altro posto che troviamo per cenare è una pizzeria. La cameriera è gentilissima ma le pizze orribili. Altissime e secche. Non ne mangiamo neanche mezza (eppure passeremo la notte a bere!!!). Ci fermiamo a prendere un gelato e torniamo al camper. I ragazzi sono alla reception del campeggio a giocare con il wifii. Torniamo in camper e tutti a nanna. Notte tranquilla e silenziosa. Anche qua la temperatura è più alta e capiamo che ormai non serviranno più i pigiami a maniche lunghe e le coperte di lana.
 
Giorno 17
Martedì 23 Agosto     Ptuj (Slovenia) -  Km giornata 0– Km totali 2.819
Ci alziamo ed entriamo in campeggio. Qua si pagano 18 € a testa inclusi gli ingressi al parco acquatico. Pi può entrare due volte al giorno e quando si esce non si può rientrare prima di 2 ore. Sistemiamo il camper in una piazzola (qua hanno almeno i numeri) ed entriamo al parco. Ci sono diversi scivoli e una vasca termale fuori e una zona al chiuso con uno scivolo e diverse vasche termali, inclusa la sauna. Torniamo al camper per pranzo e al parco dopo 2 ore. Passiamo il resto del pomeriggio tra relax e scivolate, io mi godo il percorso circolare con una leggera corrente che si fa comodamente sistemati su dei ciambelloni. Ceniamo in camper e dopo cena andiamo tutti in paese per far scorrazzare un po’ Sunny libero lungo il fiume e mangiarci un bel gelato. Torniamo al camper e tutti a nanna. Stanotte è bello fresco e silenzioso. Tutti gli italiani rumorosi che affollano questo campeggio, per fortuna hanno freddo e si ritirano presto.
  
Giorno 18
Mercoledì 24 Agosto     Ptuj (Slovenia) – Trieste (Italia) - Treviso -  Km giornata  376 – Km totali 3.195
Stamani informiamo la reception che rimarremo fino al pomeriggio. Si pagano “solo” 10€ a testa e si può rimanere fino alle 21, con i biglietti per il parco inclusi. Ci godiamo ancora un po’ di relax e di divertimento visto che questo è il nostro ultimo giorno di ferie. Pranziamo con gli ultimi rimasugli di cibo che riusciamo a trovare in camper, torniamo ancora un po’ al parco e verso le 16.30 ripartiamo. Alle 19 siamo in Italia ed entriamo a Trieste per una bella cena in pizzeria! (non facciamo gli Italiani all’estero che sognano la pizza… ma dopo 18 giorni, non ci sta comunque male!!!!). Guidiamo ancora un po’ e ci fermiamo per la sosta notte a Treviso dove c’è una tranquillissima e gratuita area camper.
 
Giorno 19
Giovedì 25 Agosto     Treviso - Casa -  Km giornata  305 – Km totali 3.500 tondi tondi!
Ci svegliamo con calma, facciamo un giro per Treviso con colazione al bar e scorta di pastine per dopo… e rientriamo a casa.
 
 

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