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Pont du Gard, Carcassonne, Socoa (Francia) / Ribadesella, Picos de Europa, Covadonga (Asturie, Spagna) / Porto, Aveiro, Peniche, Obidos, Cabo da Roca, Lisbona, Evora (Portogallo) / Valencia, Tarragona, Barcellona (Spagna) 4.400 km

Pubblicato da giugfede il 18/02/17

Portogallo: Porto, Aveiro, Peniche, Obidos, Cabo de Roca, Lisbona, Evora - Spagna: Ribadesella, Picos de Europa, Covadonga, Ruidera, Ciudad Real, Madrid, Valencia, Tarragona, Barcellona - Francia: Pont du Gard, Carcassone, Socoa
Periodo viaggio 11/06/14 il 01/07/14

Mercoledì 11 giugno 2014 – Siena / Pont du Gard (Francia)
Partenza di mattina presto e tutta autostrada (usciamo a Grasse ma le strade della Costa Azzurra sono troppo trafficate), arriviamo a Pont du Gard per cena e pernottiamo al Camping La Sousta.
 
Camping La Sousta 28 Avenue du Pont du Gard 30210 Remoulins - Coordinate 43.948648, 4.545929
Euro 23,70

 
Giovedì 12 giugno 2014 – Pont du Gard e Carcassonne (Francia)
Visitiamo il Pont du Gard, davvero magnifico, molto bello per i bambini anche il museo e lo spazio interattivo. Il forfait giornaliero del parcheggio di 18 euro comprende anche la sosta camper fino all'una di notte, ma non si può pernottare, quindi intorno alle 16 ripartiamo in direzione Carcassonne, sono circa 250 km, non facciamo autostrada ma scorre bene, con due lunghi tratti di superstrada non a pedaggio. Arriviamo a Carcassonne alle 20 e ci sistemiamo nel Parcheggio P2 per camper e bus, ampio piazzale sterrato non ombreggiato, carico e scarico, illuminato, tranquillo e comodo per una visita al centro storico (5 minuti a piedi da Porta Narbonense) dopo cena.
 
Parcheggio P2 camper/bus Chemin de Montlegun Carcassonne - Coordinate 43.20544, 2.37289
Eurio 5,00 euro

 
Venerdì 13 giugno 2014 – Carcassonne, Socoa (Francia)
La mattina facciamo una seconda visita a Carcassonne e decidiamo di ripartire subito dopo pranzo (invece che il giorno dopo come previsto) per arrivare sulla costa atlantica, facciamo tutta autostrada. Arrivati a Biarritz cerchiamo un campeggio sul sito ACSI e ci incuriosisce il Camping Juantcho a Socoa, poco dopo St-Jean-de-Luz, che dice essere in cima alla scogliera, vero, bellissima posizione!
 
Camping Juantcho 875 Route de la Corniche 64122 Urrugne-Socoa - Coordinate 43.392949, 1.693075
Euro 24,40 

 
Sabato 14 giugno 2014 – Ribadesella (Asturie, Spagna)
Ripartiamo per raggiungere le Asturie, entrati in Spagna i costi dell’autostrada si riducono notevolmente, viaggiamo tutto il giorno tra poche autopiste (a pagamento) e tante autovie (non a pagamento). Arrivati a Ribadesella, la città “sulla riva del fiume Sella”, passiamo il ponte sul fiume e arriviamo al Camping Playa Sauces, piccolino, quasi vuoto, pochi alberi, ma ben situato per andare a Ribadesella in bici, dista meno di 1 km ed è collegato con una bella pista per pedoni e bici. Facciamo il lungomare, animato da chioschi e bar, poi il ponte sul fiume e poi l'altro lato del paese, costeggiando le costruzioni in stile liberty sudamericano, fino alla scalinata che porta alla Cappella Ermita de La Guia, dove le mogli dei pescatori attendevano i mariti pregando per il loro ritorno, saliamo a piedi, bellissimo panorama su fiume, montagne e oceano.
 
Camping Playa Sauces Carretera San Pedro - La Playa 33560 Ribadesella
Euro 27,00

 
Domenica 15 giugno 2014 – Picos de Europa, Covadonga (Asturie, Spagna)
Partiamo da Ribadesella in direzione Picos de Europa, la strada va verso l'interno salendo in mezzo alle montagne, è bellissima, a soli 20 km dal mare si arriva a 2.000 metri. Arrivati a Covadonga inizia la strada panoramica per arrivare ai laghi Enol e La Ercina, sono 12 km di salita con curve a strapiombo, molte senza protezione e con le mucche in mezzo alla strada. Noi, con il nostro Laika mansardato lungo oltre 7 metri e mezzo, non ce la sentiamo di proseguire fino ai laghi, troppo impegnativa la salita e soprattutto la discesa. Ci fermiamo a metà tragitto in una piazzola e facciamo pranzo ai tavolini con un panorama bellissimo. Tornati in basso visitiamo il santuario di Covadonga (costruito in una grotta su un altare del 722 dedicato alla vergine in ringraziamento per la cacciata dei musulmani da parte dei cristiani iberici) e la basilica del 19° secolo in stile neoromanico. Dopo pranzo ripartiamo per avvicinarci al Portogallo, facendo la autopista 66 verso sud che attraversa la Cordigliera Cantabrica. Arrivati nella zona del lago di Sanabria, non lontano dal confine con il Portogallo, il navigatore segnala molti campeggi quindi usciamo dall’autostrada e con qualche difficoltà (seguendo cartelli e chiedendo indicazioni) alle nove di sera arriviamo al Camping El Folgoso, che si trova in mezzo al bosco e vicino al lago.
 
Camping El Folgoso San Martin de Castaneda Crta Puebla de Sanabria Vigo de Sanabria Zamora 49361 - Coordinate X 690,004,67 Y 4,666, 770 32
Euro 19,81

 
Lunedì 16 giugno 2014 – Porto (Portogallo)
Ripartiamo presto, entriamo in Portogallo via autostrada, vediamo dei cartelli “automatic toll” e guardando su internet capiamo che stiamo facendo una delle autostrade a pedaggio automatico del Portogallo, ma non riusciamo a capire come pagare, chiederemo domani a Porto. A Porto scegliamo il Camping Orbitur Madalena, sulla costa a Vila Nova de Gaia, a circa 10 km da Porto ma ben collegato con il bus 906. Arriviamo verso le 17, giù le bici e via sulla bellissima ciclabile lungo il mare. Ci fermiamo in un chiosco sulla spiaggia per un gelato e un aperitivo, i portoghesi sono tutti incollati alla tv, gioca Portogallo-Germania, finita male per il Portogallo. Oggi festeggiamo un compleanno e chiedendo consiglio ad un passante ci fermiamo sul lungomare al ristorante Iguarias (Rua 25 de Abril 411 415), baccalà alla Braga (bacalhau a bras) e polpo con verdure, porzioni abbondanti e tutto buonissimo, specialmente il baccalà, per 40 euro circa in 4 comprese bevande.
 
Camping Orbitur Madalena Rua de Cerro 608 Praia da Madalena 4405-736 Vila Nova de Gaia
Euro 22,30

 
Martedì 17 giugno 2014
– Porto (Portogallo)
Andiamo a Porto con l’autobus 906, a parte la guida spericolata fila tutto liscio, nessuno dei problemi di affollamento segnalati negli altri diari di viaggio, forse perché è giugno. Arrivati a Porto scendiamo a Trinidade e scendiamo a piedi lungo la Avenida dos Aliados, cercando informazioni su come pagare il pedaggio “automatic toll”, ma nessuno sembra sapere niente, al terzo tourist office una ragazza molto gentile chiama la polizia e ci riferisce che, in quanto turisti, non dobbiamo pagare, ma più tardi chiediamo alla stazione di polizia e invece ci dicono di andare a pagare in un ufficio postale dal giorno successivo, per il momento decidiamo di non chiedere più a nessuno! Arriviamo alla stazione Sao Bento, che vale una visita all’ampio atrio interno solo per le pareti rivestite da ventimila azulejos. Poi saliamo alla cattedrale di Porto (o Sé do Porto) che è la maggiore chiesa cattolica. Sembra incredibile, ma proprio di fronte alla Sé ci sono delle case che sembra stiano per crollare, fatte con tutti i materiali, ferro, lamiera, pietra, mattoni, di tutto, che contrasto. Risaliamo Rua dos Clerigos verso la Torre dos Clerigos, torre in pietra simbolo della città di Porto, e ci fermiamo a mangiare nel parco lì vicino, poi un buon caffè da Costa e poi ripartiamo per scendere verso il fiume Rio Douro e visitare il quartiere di Ribeira. Sostiamo in un bar per bere qualcosa, proprio davanti a noi ci sono dei bambini che si tuffano nel fiume. Passiamo oltre il fiume sul Ponte Luis I e ci fermiamo alla cantina Kopke per acquistare delle bottiglie di Porto.
 
Mercoledì 18 giugno 2014 – Aveiro, Peniche (Portogallo)
Partiamo in direzione Aveiro, ci fermiamo in un grande supermercato per fare la spesa e notiamo che i prezzi in genere sono più bassi che in Italia. Arrivati ad Aveiro parcheggiamo lungo la strada, a pagamento orario, pranziamo in camper e poi andiamo a fare una passeggiata lungo i canali, belli, ma forse non così tanto da poterla definire la Venezia del Portogallo. Assaggiamo gli ovos moles, dolce tipico di Aveiro, ma non ci piacciono per niente, sembra il 'torlino' (tuorlo di uovo crudo con zucchero) che ci propinava la nonna da piccoli e che non ci è mai piaciuto. Ripartiamo per arrivare a Peniche e passarci la notte, su internet abbiamo trovato due campeggi, il Parque de Campismo Municipal (grande e ben attrezzato, in basso, prima del paese) e il Campeggio Peniche Praia (qualche km dopo il paese, in alto sulla scogliera, più piccolo e meno attrezzato). Scegliamo il Campeggio Peniche Praia, che si trova in una bellissima posizione ed è anche economico, spendiamo solo 7,50 euro! Andiamo con le bici a fare un giro lungo la scogliera, dove ci sono molti camper parcheggiati che probabilmente ci passeranno anche la notte, un po’ pericoloso perché non c’è ciclabile e le auto vanno a mille, ma vale la pena, è un panorama mozzafiato.
 
Camping Peniche Praia Estrada Marginal Norte 2520-605 Peniche - Coordinate 39°22'10" N 9°23'31" W
Euro 7,50

 
Giovedì 19 giugno 2014 – Obidos, Cabo da Roca (Portogallo)
Partiamo da Peniche in direzione Obidos, parcheggiamo in un parcheggio sterrato non a pagamento (che si trova sulla sinistra dopo la rotonda dove è indicato il parcheggio camper a pagamento) facilmente e senza problemi di affollamento riportati su vari diari di viaggio (sono le 10 di mattina di un giorno infrasettimanale di giugno). Visitiamo il paese, molto carino, saliamo sulle mura ma facciamo solo un pezzo, perché senza protezione ci sembra troppo pericoloso per i bimbi. Acquistiamo un 'presente' per la cuginetta, un vestito, una balestra, alcuni pasteis de nata, ovvero le piccole tortine di sfoglia farcite alla crema tipiche del Portogallo, che qui troviamo in versione al cioccolato, e una bottiglia di ginja, liquore all’amarena tipico di Obidos. Tornati in camper pranziamo e poi partiamo per Cabo da Roca. Non trovandolo nel navigatore (e neanche segnalato nei cartelli stradali) impostiamo Sintra, ma ci troviamo a passare per le sue strade strette e tortuose, ad un certo punto temiamo di esserci incastrati. Riusciamo ad uscire da Sintra in qualche modo e vediamo il primo cartello per Cabo da Roca, finalmente. Arrivati al faro scendiamo per fare delle foto e ammirare il panorama, è tardo pomeriggio e c’è una luce bellissima. Ci facciamo rilasciare il certificato del punto più a ovest di tutta Europa. Si potrebbe passare la notte nel parcheggio (quello che si trova prima del tourist office dove rilasciano il certificato, non quello del ristorante proprio in cima alla scogliera) ma decidiamo di proseguire fino a Lisbona, così da essere già lì il giorno dopo. Arriviamo al Lisboa Camping a Monsanto alle 19, alla reception siamo i terzi e ci mettiamo venti minuti per il check-in, chissà in agosto!
 
Lisboa Camping Estrada da Circunvalacao 1400-061 Monsanto (Lisboa) - Coordinate 38°43'28"N 9°12'26"W
Euro 32,50

 
Venerdì 20 giugno 2014 – Lisbona (Portogallo)
Dedichiamo il nostro primo giorno a Lisbona all’Oceanario. Quindi appena usciti dal camping ci fermiamo alla fermata subito a sinistra e prendiamo il bus 750 in direzione Centro Vasco de Gama. Attraversiamo tutta Lisbona e scendiamo al capolinea al Centro Vasco de Gama, da lì a piedi attraversiamo la zona Expo e arriviamo all’Oceanario passando lungo il fiume, con la vista sul Ponte Vasco de Gama. L’Oceanario è davvero bello, ci passiamo tutta la giornata. Abbiamo avuto qualche difficoltà per la Viagem Card, la mattina paghiamo il biglietto singolo sul bus (1,60 per due, questo autista non fa pagare i bambini) e il pomeriggio andiamo a fare il biglietto singolo e il giornaliero per il giorno dopo alla biglietteria al Centro Vasco de Gama, ma né all’automatica né a quella con operatore si possono caricare il biglietto singolo e il giornaliero sulla stessa Viagem Card, quindi ci tocca pagare 4 volte 0,50 la Viagem Card. Arriviamo al campeggio intorno alle 20, attenzione, se vi fermate un’altra notte andate alla reception a pagare, aperta 24 ore, entro le 19, altrimenti staccano la corrente!
 
Sabato 21 giugno 2014 – Lisbona (Portogallo)
Dal camping prendiamo il bus 714 in direzione centro, la fermata è a destra del campeggio dall’altro lato della strada, scendiamo al capolinea che si trova vicino al Rossio, Piazza Don Pedro IV, e saliamo a piedi al castello Sao Jorge. Decidiamo di acquistare due biglietti di ingresso (i bimbi sotto 10 anni non pagano) per visitare il castello e vedere il panorama, è compreso anche il museo ma non è molto ricco, comunque il biglietto vale la pena anche solo per il panorama. Mangiamo nel giardino del castello, dove ci sono dei pavoni, una mamma con i cuccioli e un maschio con una bellissima coda. Usciti dal castello andiamo verso il quartiere di Alfama, ci fermiamo al Miradouro de S. Luzia per ammirare il panorama e poi saliamo sul tram 28, divertendoci come matti su e giù per le stradine. Scendiamo a Piazza del Commercio e andiamo a piedi fino al fiume Tejo, poi, passando sotto Porta Augusta, prendiamo la Baixa, piena di turisti e gente del posto, è sabato pomeriggio 21 giugno, in tutte le piazze ci sono concerti e spettacoli. Tornati al Rossio prediamo la funicolare Elevator de la Gloria, che ci porta al Giardino di San Pedro de Alcantara, da cui si ha una vista spettacolare, dove facciamo una sosta per un caffè. Torniamo a Piazza da Figueira e prendiamo il bus per rientrare.
 
Domenica 22 giugno 2014 – Evora (Portogallo)
Dal camping Monsanto prendiamo il bus 714 per andare a Lisbona a visitare la zona di Belem, ma è brutto tempo, passiamo davanti al Monastero dos Jerónimos, per vederlo almeno da fuori (la fila è lunghissima) e abbiamo solo il tempo di una breve sosta al parco giochi lì davanti, che comincia a diluviare. In un breve momento senza pioggia ci affrettiamo a vedere il monumento dei Descobridores e la torre di Belem, ma poi decidiamo di rientrare al camping. Usciti da Lisbona ci dirigiamo verso Evora, lungo la autostrada A2 vediamo sui tralicci della corrente decine di uccelli, sembrano cicogne, che hanno fatto li il nido. Arrivati a Evora parcheggiamo subito fuori le mura dietro un distributore Galp e andiamo in centro a piedi, visitiamo la Piazza centrale, la Cattedrale, il tempio romano, poi scendiamo verso la chiesa di Sao Francisco ma la troviamo già chiusa, torneremo la mattina dopo a visitare la Cappella dos Ossas. Tornando al camper ci troviamo in mezzo alla festa di Sao Joao, quest’anno festeggiato ancora più in grande, visto che cade anche il quarantenario dalla rivoluzione dei garofani, cosi decidiamo di sistemare il camper al Parque de Campismo di Evora e di tornare in paese in bici per cenare alla festa, a base di carne di maiale arrosto (31,00 euro in 4).
 
Parque de Campismo Evora Estrada das Alcacovas 7005-206 -  Evora
Euro 22,40 euro

 
Lunedì 23 giugno 2014 – Evora (Portogallo) / Ruidera (Spagna)
Con le bici andiamo in centro di Evora, andiamo al CTT (ufficio postale) per pagare l’autostrada con “automatic toll” che abbiamo fatto al nostro ingresso in Portogallo, ma l'impiegata ci dice che da loro possono pagare solo i veicoli con immatricolazione portoghese, ci dà il numero del gestore da chiamare, ma noi stiamo per lasciare il Portogallo, non possiamo fermarci o fare deviazioni, cosi decidiamo di andarcene senza pagare, sperando che sia vero quello che ci ha detto la ragazza a Porto, che non ci arriverà nessuna multa in quanto turisti. Visitiamo la macabra Cappella dos Ossas con 5000 crani ed ossa a non finire che formano pareti e colonne. Subito dopo pranzo ripartiamo, destinazione Valencia, decidiamo di tagliare la Spagna passando da Ciudad Real facendo le nazionali, invece di fare autostrada e allungare passando da Madrid. La strada è bellissima, a volte con qualche curva, ma fattibile, passiamo attraverso Estremadura, Castiglia e Mancha. Alle 20 facciamo carburante a Ciudad Real e chiediamo conferma del campeggio trovato sul navigatore, si trova a circa 100 km e dobbiamo prendere la N 420 e poi la N 430, facendo una piccola deviazione, la strada scorre tra pianure tinte di verde, giallo e marrone, rarissime case e poche macchine, nessun camper, deve essere una zona non battuta dal turismo, alle 21.30 siamo ancora in mezzo al nulla e il navigatore indica che tra 1 km siamo arrivati al campeggio, non ci pare possibile, invece cominciano alberi e verde e appare un lago, è la Laguna di Ruidera, ecco il cartello che indica il Camping Los Molinos, siamo solo noi, qui il turismo, ci spiegano, è solo locale, di sabato e domenica e luglio e agosto, passiamo una notte tranquilla.
 
Camping Los Molinos Ruidera (Ciudad Real) (24,70 euro)
 
Martedì 24 giugno 2014 – Ruidera / Valencia (Spagna)
Attraverso nazionali e autovie non a pagamento arriviamo a Valencia, abbiamo scelto il camping El Saler, sul mare ma ben collegato a Valencia con il bus. Ci mettiamo costumi e ciabatte e andiamo a piedi al mare, ma arrivano dei nuvoloni neri che ci costringono a rientrare, appena in tempo per evitare un bel temporale con grandine. Ci chiudiamo in camper, anche perché il campeggio è tremendo, il peggiore di tutti quelli dove siamo stati durante questa vacanza, bagni fatiscenti, pieno di insetti di ogni tipo, i lavandini sono nidi di zanzare, forse perché siamo vicini al lago di Albufera. Guardando le recensioni su internet vediamo che anche gli altri della zona sono pessimi, quindi decidiamo di rimanere, di giorno andremo a Valencia e di sera cercheremo di fare tutto dentro il camper, compresa la doccia. Chiudiamo bene tutte le finestre del camper e cerchiamo di dormire, scacciando le tante zanzare che sono comunque riuscite ad entrare.
 
Camping El Saler Carrera del Riu 548 46012 El Saler, Valencia - Coordinate 39° 23' 19.65" N 0° 19' 54.60" O
Euro 27,00

 
Mercoledì 25 giugno 2014 – Valencia (Spagna)
Partiamo dal camping in bici e prendiamo la ciclabile, sarebbe comoda (parte dal campeggio e arriva davanti alla Ciudad della Scienza, circa 15 km andata e ritorno) peccato che passa in zone paludose e fatiscenti, con cattivo odore e piene di insetti. Arriviamo alla Ciudad della Scienza e ci passiamo la giornata, ne vale la pena, è molto interessante e a misura di bambino. Non andiamo all’Oceanario, visto che siamo stati a quello di Lisbona e costa quasi 30 euro a testa.
 
Giovedì 26 giugno 2014 – Valencia (Spagna)
Partiamo dal camping in bici e prendiamo la solita ciclabile, questa volta oltrepassiamo la Ciudad della Scienza e ci dirigiamo verso il centro passando per i giardini del Turia, posti dove prima passava il fiume Turia, deviato dopo l'ultima inondazione del 1957, con tanti punti gioco, compreso un Gulliver grandissimo su cui i bimbi possono arrampicarsi. Lasciamo le bici nei giardini e a piedi andiamo alla Cattedrale di Valencia, con la barocca Puerta del Los Hierros, la romanica Puerta del Palau e la gotica Puerta de los Apostoles è la sintesi di tutta la storia architettonica della città, sorge in luogo considerato sacro in cui già erano sorti un tempio romano prima e una moschea musulmana dopo e custodisce il Santo Calice, che si pensa usato da Cristo nell'Ultima Cena. Entriamo per visitare l’interno (ingresso con audioguida in italiano 5,00 euro, non comprende accesso alla torre del Miguelete) e per vedere il Santo Calice da vicino. Poi a piedi passiamo dalla Lonja della Seta e dal Mercato Centrale e arriviamo fino alle Torres de Quart. Sulla strada del ritorno sulla ciclabile ci fermiamo a cena in un ristorante sul mare, paella (molto buona) e sangria (ottima) per i grandi, frittura e patatine per i bambini, spendiamo 59,25 euro in quattro.
 
Venerdì 27 giugno 2014 – Valencia, Tarragona (Spagna)
Oggi ci spostiamo verso Barcellona per avvicinarci al traghetto e per trovare un bel posto di mare dove passare questi ultimi giorni, visto che sul mare a Valencia non siamo potuti rimanere a causa del pessimo campeggio e delle troppe zanzare. Arriviamo a Tarragona, scegliamo il Camping Las Palmeras, ben attrezzato, davvero bello, bagni pulitissimi, direttamente sul mare, spiaggia bella e mare pulito, abbiamo la piazzola davanti al passaggio per il mare, al parco giochi e alla piscina.
 
Camping Las Palmeras Carretera N 340 km 1.168,5 43007 Tarragona
Euro 35,00

 
Sabato 28 giugno 2014 – Tarragona (Spagna)
 
Giornata di mare tranquilla, mattina al mare, bel bagno in acqua limpida, poi piscina, pranzo, sonnellino, altra puntatina al mare e passeggiata sulla spiaggia, poi altro bagno in piscina e cena.

Domenica 29 giugno 2014 – Barcellona (Spagna)
Ci svegliamo ed è brutto tempo, quindi decidiamo di lasciare Tarragona per andare a Barcellona, su internet troviamo info sul parcheggio City Stop, ben controllato e vicino alla metro, impostiamo le coordinate e via, arriviamo in breve tempo, effettivamente il parcheggio pare ben controllato, al nostro arrivo ci accoglie un vigilante e ci spiega tutto, ci sono 5 o 6 camper nella zona dedicata e una zona per i camion, ci sono anche i servizi, pulitissimi, costa 30,00 euro per 24 ore più 4,00 euro per elettricità, ma li vale, visto che è vicinissimo alla metro. Pranziamo e poi con la metro andiamo al Parco del Montjuic, saliamo a piedi fino al castello e al belvedere per ammirare il panorama di Barcellona. Poi riprendiamo la metro per andare a cena in quello che su molti siti viene definito il miglior ristorante dove mangiare paella, Les Quinze Nits Plaza Reial 6. Troviamo una lunga fila, ma, come dicevano le varie recensioni, in meno di mezz’ora siamo seduti, paella e sangria per i grandi, hamburger per i bimbi, 44,22 euro in quattro. Dopo cena passeggiamo per la Rambla per acquistare gli ultimi regali e poi torniamo comodamente al camper con la metro.
 
Parcheggio CityStop Rambla de Guipuscoa 163 08005 Barcelona
Euro 39,00

Lunedi 30 giugno 2014 – Barcellona - Civitavecchia (traghetto)
Con la metro andiamo a Placa Cataluna, visitiamo la Cattedrale e il quartiere gotico, poi arriviamo al parco della Cittadella, ci fermiamo a fare pranzo e poi andiamo a vedere la Cascata Monumental. Riprendiamo la metro per andare a vedere la Sagrada Familia, almeno da fuori, prima di ripartire. Un gelato e poi via al camper, è ora di imbarcarci. Alle 22 salpiamo, si saluta la Spagna.
 
Martedì 1 luglio 2014
 - Civitavecchia, Siena
Trascorriamo la giornata in traghetto, organizzato abbastanza bene, con piccola piscina, tavoli e sedie all’aperto e con la comodità della cabina. Arriviamo a Civitavecchia alle 19.30 e ci vuole un po’ per sbarcare, alle 23 siamo a casa, stanchi e tristi che sia finita ma felici di aver potuto vedere tanti posti belli.
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