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Isola Di Hvar E Dalmazia

Principali località e campeggi di Hvar e della Dalmazia

Pubblicato da lippo


Periodo viaggio 14/08/08 il 26/08/08

Viaggio sull’isola di  Hvar e Dalmazia

  Paola  agosto  2008

I viaggiatori sono:

Paola, Bruno e Kevin su un camper

Angela, Guido, Nicolò e Davide su un camper

Premessa: questa è la terza volta che visitiamo la Croazia. Data la disponibilità di isole offerte da questo meraviglioso paese, quest’anno abbiamo deciso di visitare l’isola di Hvar,in Dalmazia del sud dal 14-08-2008 al 26-08-2008.

Consiglio: sono indispensabili le scarpette di gomma per affrontare il mare croato.

Giovedì 14: partenza alle ore 19.30 da Alba in provincia di Cuneo.Tempo bello con temperatura gradevole. A  Tortona ci fermiamo in un’area di servizio e mangiamo un buon camogli. Mezz’ora e ripartiamo. Viaggiamo senza trovare coda (fortunatamente) fino alle ore 24, quando ci fermiamo per riposare in un’area tra Verona e Vicenza. Sul camper la temperatura è alta e disturba un po’ il nostro sonno. 

 

Venerdì 15: Alle ore 6 ripartiamo. La presenza di alcune nuvole che passeggiano in cielo ci permette di viaggiare comodamente e la temperatura è ideale. Alle ore 10.30 passiamo la frontiera slovena senza dover esibire i documenti, come avevamo fatto negli anni precedenti, perché ormai la slovenia fa parte della  CEE.Ci fermiamo a cambiare gli Euro in Kune(1€ = 7 Kn)Fa caldo ma si viaggia in modo scorrevole. Alle ore 12 siamo in prossimità di Basilievo e svoltiamo verso sud direzione Dalmazia. Ci fermiamo per uno spuntino veloce e alle 13 ripartiamo. Raggiungiamo Split alle 17.30 dove apprendiamo che il traghetto per Hvar è appena partito.

Decidiamo di lasciare i camper in fila per l’imbarco(42Kn per persona e 643Kn per il camper)e di ingannare il tempo facendo un giro nella zona antica di Split,famosa per i resti del palazzo Diocleziano. Sebbene l’avessimo già visitata è sempre molto suggestiva la passeggiata tra le vie lastricate di pietra  bianca e lucida consunta dalle migliaia di scarpe che la calpestano ogni giorno.

Alle ore 20  saliamo sul traghetto e alle 20.30 salpiamo. Il viaggio dura circa 2 ore, trascorse comodamente seduti fuori sul ponte più in alto,data la temperatura gradevolissima.

Alle 22.30 arriviamo a Starigrad e cerchiamo subito un campeggio per la notte. Troviamo nello stesso paesino l’Auto Camp Jurievac (222 Kn il camper  con 3 persone adulte e attacco luce).Il Camp si trova a 50 m dal mare, nascosto dalle casette in pietra e in pochi minuti a piedi si raggiunge il lungomare del paese.

 

Sabato 16: alle 6.30 mi sveglio e decido di esplorare il posto. Raggiungo il mare passando per le strette vie e passeggio  in una  rassicurante quiete sul lungomare:è molto carino il contrasto tra le costruzioni chiare,il mare e le barchette colorate attraccate nel piccolo porto. Non è invece l’ideale  per fare il bagno e così nel pomeriggio partiamo direzione Milna , sul versante sud -ovest dell’isola. Arriviamo al Camping Mala Milna e sfortunatamente lo troviamo pieno. Ci fermiamo ugualmente parcheggiando i due camper in fila indiana su un lato della stradina interna del campeggio. Non riusciamo ad usufruire di uno spazio intorno al camper per sistemare tavoli e sedie e quindi pranziamo sul camper. Il luogo è bello:ci sono 3 baie,di cui 2 raggiungibili a piedi e la terza via mare. L’acqua è pulita e trasparente. Il paesino è piccolissimo, ci sono alcuni ristorantini ma nessun negozio di alimentari .Il prezzo del Campeggio è di 270 Kn il camper ,tre persone e la luce= 40 € circa al giorno. La pulizia dei bagni è molto scadente. E’ il prezzo più caro di tutta la vacanza.

 

Domenica 17: alle ore 7.30 partiamo per Hvar città .Girovaghiamo due orette per questo paese molto caratteristico con una chiesa antica in una piazza molto suggestiva. Piacevole anche la passeggiata sul lungomare costeggiata da ristorantini e negozietti. Sulla collina c’è una fortezza con le antiche mura che scendono fino al mare.Alle ore 10.30 partiamo per Jelsa, località a nord-ovest dell’isola( considerando Hvar è a est).

Arriviamo a Jelsa troviamo posto nel Camping Mina. E’ un bel campeggio ,curato, servizi puliti, possibilità di collegamento luce, discende sul mare a terrazze.

Riusciamo a parcheggiare i due camper in una terrazza vista mare e con comodo accesso alla spiaggia che si presenta rocciosa. L’acqua è molto bella, trasparente  e a pochi metri dalla riva c’è la sabbia.Il Campeggio  è immerso in una pineta ed è attraversato da una stradina asfaltata  che ,fuori dal campeggio costeggia il mare ed è percorribile sia a piedi che in bicicletta; inoltre collega il camp al paesino di Jelsa e a Vrboska .

Un pomeriggio io (Paola) e Angela l’abbiamo percorsa tutta ed è stato un susseguirsi di baie stupende con l’acqua  che assume tantissime tonalità di colori ,dal verde al blu  all’azzurro.In questo paradiso ci fermiamo 3 giorni per godercelo in completo relax.

Ogni sera ceniamo in un localino diverso a Jelsa e facciamo una scorpacciata di pesce e carne e per finire in bellezza…… un enorme gelato con pezzi di frutta!!!!! Prezzo della cena 13-15 Euro a persona , il gelato 4 Euro. .Il costo del Camp Mina è di circa 21-22 Euro al giorno(tre persone ,camper e luce). 

 

Mercoledì  20 : alle ore 7.15 partenza per Sucuraj all’estremità orientale dell’isola.

Il tempo si mantiene sempre bello e caldo. Alle ore 9 arriviamo al Camp Mlaska a circa  3 o 4  Km da Sucuraj. Si scende per una stradina piuttosto ripida e si arriva in una bella baia di sabbia. Troviamo posto in un’area sotto gli alberi a pochi metri dal mare. Ci colleghiamo subito alla luce perché abbiamo i telefonini scarichi. Poi   di corsa in mare: l’acqua è bassa e calda e io e Angela ne approfittiamo per sdraiarci sui materassini a poltrire e ad abbronzarci.

Purtroppo, e questo è l’unico “neo” del posto, alle ore 10.30 arrivano molte barche coi turisti e subiamo  una vera e propria invasione. Fortunatamente alle 13.30 se ne vanno e torna la quiete.I ragazzi fanno una partita al pallone in acqua e noi ci godiamo un altro bagno.Più tardi cerchiamo di fare una passeggiata per  il sentiero vicino alla spiaggia ma dopo 25 minuti di rocce taglienti desistiamo e torniamo indietro. Metà  baia del Camp è  riservata ai naturisti.

Ceniamo nel ristorantino del campeggio,sul mare a base di risotto al nero di seppia, frutti di mare calamari fritti. Buoni ma non eccezionali. La grigliata di carne invece è ottima.

 

Giovedì 21: alle 11.30 lasciamo il Camp e ci rechiamo a Sucuraj per imbarcarci per Drvenik.Visitiamo velocemente il bel paesino e acquistiamo un po’ di frutta alle bancarelle.Traghettiamo alla ore 13.15 in circa 30 minuti.(costa traghetto 13 Kn a persona e 198 Km il camper).

Risaliamo la costa fino a Trogir  e precisamente sull’isola di Ciovo all’Auto Camp Labadusa, che si raggiunge per una stradina sterrata e stretta: ne vale la pena.Il camp è nuovo, ben curato, a terrazze che scendono gradatamente verso il mare, bagni e docce puliti e ben curati.L’acqua è molto bella, trasparente. Fin’ora  non ci ha mai delusi.Alla sera ceniamo nel ristorantino del campeggio e chiediamo alla responsabile se c’è una barca che possa condurci a Trogir. La signora è molto simpatica e cordiale e ci presta addirittura la sua golf bianca(anche se siamo in sette!!!).

Serata stupenda a Trogir, vera perla della Croazia: abbiamo ballato nell’ antica piazza al suono di musica anni 70-80,che divertimento!!!!! 

 

Venerdì 22: purtroppo Angela e famiglia ci abbandonano per ritornare a casa. Noi ci fermiamo ancora un giorno in questo bel posticino. Il tempo  è sempre bello e caldo. 

 

Sabato 23: partiamo anche noi e ci fermiamo a Primosten.Si trova su una piccola penisola collegata alla terraferma da un istmo di terra. E’ veramente suggestivo. Passeggiamo sul sentiero che costeggia il mare e che circonda tutta Primosten:acqua meravigliosa con  colori stupendi.Il paesino è circondato da vecchie mura e per entrare si passa sotto un arco di pietra, come di pietra sono quasi tutte le casette all’interno. E’ piccolo ma delizioso.Acquistiamo della frutta alle bancarelle esposte fuori dalle mura.

Ripartiamo e giungiamo sull’isola di Murter e precisamente al Camp Cosirina. Questo luogo l’avevamo già esplorato l’anno scorso, ma purtroppo allora  il camp era pieno. Quest’anno riusciamo  a campeggiare all’ombra a pochi metri dal mare, quasi in fondo alla baia.Anche qui l’acqua è molto bella , ci sono le pietre solo nei primi metri dalla riva e poi  la sabbia bianca. E’ una baia tranquilla. Ospita anche i naturisti.Purtroppo non riusciamo a collegarci alla luce perché questa si trova solo nella prima metà del camp. Costo del camp : 133 Kn  un camper e tre persone. 

 

Domenica 24: alle ore 11.30 partiamo, dopo un ultimo bagno e andiamo a mangiare la porchetta  allo spiedo in un ristorante  che si trova all’incrocio  appena si arriva  sulla terraferma. In realtà si tratta si due ristorantini vicini, noi abbiamo scelto quello alla nostra dx. Prezzo circa 15 Euro a persona( insalata di polipo  e pasta ai frutti di mare  oppure 1 grigliata di maiale con  verdure).Alle 13.15. partiamo per avvicinarci a casa. Dopo un’ora di viaggio ci fermiamo a visitare Zadar.

La cittadina è circondata da mura medioevali, con le vie lastricate di pietra bianca e lucida. E’ carina.Alle 16 ripartiamo. Fa caldo.Procedendo verso il nord  la costa diventa sempre più selvaggia, aspra , con colori che variano dal blu  intenso del mare al bianco e al rosa della roccia.A circa un’ora di distanza da Rjeka  troviamo il Camp Raca e ci fermiamo  due giorni. Costa circa 25 Euro al giorno, luce compresa.

E’ un campeggio che si affaccia sul mare e passando sotto un arco(su cui passa la strada costiera) si estende in un’ ampia zona piana circondata da montagne , alberata,quindi con possibilità di sistemazione  del camper all’ombra. I bagni  e le docce sono puliti e con acqua calda.Ci sono i lavatoi per le stoviglie e/o  per gli indumenti. Ci sono pure alcuni barbecue. L’unico inconveniente è il vento che di sera si alza furioso,scendendo giù dalle montagne e investe il camper facendolo “tremare” .La spiaggia è ghiaiosa e piccola, il mare è pulito, trasparente con tanti pesci. 

 

Martedì 26 : in mattinata lasciamo il camp e ci fermiamo a pranzare nell’ ultimo paesino croato, proprio ai confini con la slovenia : Pasiak. Troviamo la trattoria Zeja , gustiamo  gnocchi al pomodoro e un ottimo maialino allo spiedo con insalata e patate. Sul tavolo c’è una bottiglia di grappa molto buona, fatta dai proprietari; al momento del conto ne compriamo una .

Continuiamo il nostro viaggio fino a Trieste, dove incontriamo dei  nostri cugini  che vivono lì.Trascorriamo il pomeriggio girando per la città e ammirando la suggestiva piazza dell’ Unità che si affaccia sul mare coi suoi magnifici edifici che la circondano sui tre lati.

In serata ceniamo in Slovenia, a Divaga presso Gostilna  Malovec : gnocchi ai tartufi, filetto ai tartufi,patate cotte secondo ricetta tipica del luogo,palline di gnocchi fritti e alla fine crepes alla marmellata e noci. Tutto ottimo! . 

La vacanza è ormai terminata e con tristezza torniamo a casa, soddisfatti  e contenti però per aver trascorso giornate intere in piacevole relax beandoci di una natura stupenda e  quasi sempre incontaminata.

 

Speriamo che l’esposizione del nostro viaggio possa  essere utile a tutti coloro che hanno intenzione di recarsi  in Dalmazia e sull’isola di Hvar.

 

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